Politica

Regionali, il nuovo No di Ncd alle primarie. La segreteria Pd smonta il caso Diso

BARI – “Il Nuovo Centrodestra non farà le primarie con Forza Italia, a meno che non si trovino delle soluzioni diverse da quelle di cui si parla. Preferiamo la condivisione di una personalità importante. Sarei d’accordo sulla candidatura di Fitto, che lo stesso Casini ritiene la migliore per il centrodestra pugliese”. Massimo Ferrarese, coordinatore regionale per il Salento e possibile candidato alle regionali per gli alfaniani spiega che si può trovare la quadra con Forza Italia su un nome autorevole, ma per le primarie del centrodestra, fissate il 23 novembre, non se ne parla proprio. Insomma, la coalizione guidata dai forzisti e composta da Puglia Prima di Tutto, La Destra, Fratelli D’Italia, Nuovo Psi e Movimento Schittulli o va avanti da sola o deve fare marcia indietro per rimettere in piedi il dialogo con gli alfaniani. La situazione non è facile perché il Nuovo Centrodestra sta preparando la fusione con l’Udc, ma tutt’e due i partiti sono spaccati all’interno tra chi andrebbe con i forzisti e chi invece sceglierebbe Emiliano. Salvatore Negro spiega che il nuovo soggetto politico farà delle primarie interne per capire con chi andare: in altre parole, non sarà Casini a decidere, ma la base. Per i centristi è tutto rimandato all’Assemblea nazionale di Chianciano del 12-13 e 14 settembre. Emiliano osserva e cerca di portare l’Udc dalla sua parte: c’è sintonia tra lui e i vertici regionali centristi.

Anche Dario Stefano ha una certa sintonia con alcune personalità dello scudocrociato, basti pensare al buon rapporto che c’è sempre stato tra lui e il sindaco di Otranto. Nel Pd c’è chi propone di inserire proprio il nome di Luciano Cariddi tra i possibili candidati alla presidenza della Provincia di Lecce per avvicinare i centristi in vista della corsa alle regionali. La segreteria del Pd è al lavoro, ma deve fare i conti con le continue frizioni che si creano con la minoranza: la prossima settimana rischia di dover fare i conti con il caso Diso.

Caso che non esiste secondo il professore Salvatore Coppola, perché la segretaria del circolo è stata sfiduciata per aver concesso le tessere del partito a due assessori he sono della maggioranza del centrodestra, che non si sono dimessi e che sono stati determinanti per la sconfitta del Pd a Diso. Lucia Coluccia, pur avendo ricevuto numerose richieste di convocazione dell’assemblea, tardava a convocarla, quindi, i componenti si sono autoconvocati in un locale della Cgil e l’hanno sfiduciata a larga maggioranza. “La presenza di Abaterusso non era un modo per tenere sotto controllo in circolo in vista della sua candidatura alle regionali – spiega il professore – lo abbiamo chiamato perché lo statuto prevede che sia presente un componente della segreteria provinciale”.

Articoli correlati

Mrs, Pietro Bellanova nominato coordinatore cittadino di Ostuni

Redazione

Lecce 2024, Pankiewicz ai partiti: “Convocare tavolo centrodestra”

Redazione

La sfida di Congedo: in 150 giorni uscire dal pre-dissesto

Redazione

Luca Russo: “Mi candido a Sindaco di Lecce. Al mio fianco quattro liste”

Redazione

Sono Sindaco: ospite questa sera il Primo Cittadino di Matino Giorgio Salvatore Toma

Redazione

Nomine Sgm

Redazione