BARI- Dipendenti avvisati, mezzi salvati. Se le elezioni del marzo prossimo dovessero consacrare Michele Emiliano come nuovo presidente di Regione, il giorno di ferragosto lo si passerà tra scartoffie e documenti nei caldi e bui corridoi dell’Ente.
Almeno se a distanza di un anno le intenzioni dovessero rimanere invariate. Emiliano lo ha anticipato con un Tweet alle 14,11 del 15 Agosto. Cosa ci facesse davanti ad un cancello della Regione non è dato saperlo. Fatto sta che non ha perso l’occasione per fotografare un cartello, di fattura oggettivamente casereccia, che campeggiava all’esterno. “La Regione è chiusa. Riapre il 18 Agosto”. Tanto è bastato per tweettare immediato il suo sconcerto. “Un cartello inopportuno – cinguetta il segretario del Pd – che contraddice il bisogno dei pugliesi delle loro istituzioni anche a ferragosto”.
Se qualche cittadino si sia presa la briga di rivolgersi alla Regione proprio il giorno di ferragosto lasciando mare, sdraio, ombrelloni e asciugamani non lo sapremo mai, ma di sicuro in una Regione Puglia targata Emiliano le porte, pare, saranno aperte.
I commenti al tweet, sono dei più sviariati. C’è chi lo sostiene, chi interpreta il tutto come frutto di campagna elettorale e chi lo addita come demagogico. A quest’ultima obiezione l’ex sindaco interviene ribattendo che non c’è alcuna demagogia e che, semplicemente, quel cartello “non si può vedere”.
Emiliano però dovrebbe fare i conti con il budget che la legge prevede per il personale. Più volte è stato necessario quest’anno mandare in ferie forzate i dipendenti per non splafonare il tetto previsto in Bilancio e tra l’altro sforbiciato dalla legge Monti. Il Consiglio, ad esempio, chiude i battenti dall’11 al 22 agosto, anche perché, altrimenti, concedere l’indennità di missione agli 82 funzionari provenienti da fuori città non sarebbe stato possibile. Come aggirerebbe Emiliano questo ostacolo non è ancora chiaro. Eppure, anche il personale del Comune da lui guidato per 10 anni qualche ferragosto al mare se lo sarà pur concesso.
