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Ulivi, la lunga guerra della Xylella

LECCE- Lotta alla Xylella fastidiosa, accuse di ritardi e polemiche. Nemmeno il caldo torrido di questi giorni ha mandato in ferie l’allarme Xylella, che anzi pare essere cresciuto ulteriormente, tanto da far temere il contagio degli ulivi sani e da aver determinato una corsa “alle armi” su più fronti, in attesa del decreto ministeriale straordinario del prossimo 27 agosto, con cui il Governo chiarirà l’entità della somma e gli interventi previsti per contrastare il batterio killer.
Intanto, come si diceva, le polemiche si fanno roventi sotto il caldo sole agostano e le accuse di ritardi negli interventi rivolte alla Regione Puglia e all’assessorato alle Politiche agricole non solo si fanno più esplicite, ma diventano bipartisan.

Se, infatti, la dura presa di posizione di Rocco Palese, deputato di Forza Italia, contro l’assessorato regionale, reo, a suo dire, di aver perso inutilmente del tempo prezioso, arrivando ad una situazione definita “un terremoto annunciato”, può rientrare negli ambiti della dialettica e della contrapposizione politica, di altro genere appare il fuoco amico riservato, nelle ultime ore, alla regione e a Nardoni.

Velata, ma neppure tanto, la dichiarazione di Michele Emiliano, che su Twitter, sotto un’emblematica foto di ulivi salentini colpiti dalla Xylella, cinguetta: “Agghiaccianti immagini degli ulivi attaccati dalla Xylella: colpevoli ritardi e strategie di cura non praticabili”. Poche parole, quelle del segretario regionale del PD, ma dure come macigni e che non lasciano spazio a fraintendimenti. Più esplicito il consigliere regionale del PD, Sergio Blasi: nelle ore in cui il senatore di Sel, Dario Stefano, ha organizzato un sopralluogo con alcuni produttori locali nelle zone colpite dalla Xylella, in particolare a Gagliano del Capo, Blasi, in un comunicato, oltre a parlare della mancata ripulitura delle campagne, che favorirebbe il diffondersi del batterio, sottolinea un’azione titubante della Regione e chiede all’assessore Nardoni di cambiare atteggiamento nei confronti di un’emergenza ormai conclamata.

Insomma, critiche trasversali, nei confronti di un atteggiamento poco incisivo, secondo i più, da parte del governo regionale. E se l’on. Palese chiede alla regione Puglia di accelerare i tempi, non aspettando le decisioni del Governo a fine agosto, ma di dar vita ad interventi straordinari per un evento straordinario come la xylella,la Coldiretti Puglia rompe gli indugi e chiede alle banche di schierarsi al fianco delle imprese olivicole colpite dall’emergenza fitosanitaria. In una lettera indirizzata al presidente della Commissione regionale dell’Abi Puglia, infatti, si chiedono sostegni e agevolazioni per le imprese messe in ginocchio dal batterio killer.

Insomma, gli olivicoltori chiedono interventi concreti su più fronti per contrastare un’emergenza che sta mettendo a dura prova un settore, quello olivicolo, che rappresenta il 10% del nostro prodotto interno lordo. L’unica strada certa, per il momento, sembra l’eradicazione degli ulivi considerati ormai morti, in attesa di adottare interventi straordinari per contrastare il contagio.

E se gli olivicoltori sembrano rassegnati a questa soluzione, c’è chi lancia la sua protesta e il suo no all’abbattimento delle piante. Testimonial Nandu Popu, al secolo Fernando Blasi, che lunedì scorso, nel corso del concerto dei Sud Sound System al Parco Gondar di Gallipoli, ha invitato il vasto pubblico ad incatenarsi ai nostri padri, quegli ulivi secolari che rappresentano la nostra storia e il nostro futuro, contro chi cerca solo un pretesto per attaccare la nostra terra, speculando su una fantomatica malattia e facendo morire i nostri patriarchi verdi. 

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