Cronaca

Folgorata sotto la doccia, colpa dell’impianto elettrico?

UGENTO- Cosa è accaduto in quella casa, e perchè Maria Antonietta Negro, 60 anni di Presicce, ha trovato la morte nel box doccia del suo giardino a Villa Marini, una settimana fa, box che usava quotidianamente senza che fosse mai successo nulla?  Il pm Roberta Licci ha deciso di vederci chiaro con l’apertura di un’inchiesta che servirà ad accertare se sia trattato di un incidente imprevedibile ed assolutamente inevitabile o se la responsabilità sia da attribuire a qualcuno.
Sotto la lente c’è naturalmente l’impianto elettrico dei due appartamenti attigui di proprietà della faglia: lo stesso in entrambe le abitazioni che sono state ora poste sotto sequestro. Qualcosa in quell’impianto non ha funzionato ed ha innescato quel corto circuito micidiale che ha folgorato la donna non appena è entrata in contatto con l’acqua.

Il sequestro delle due abitazioni si è reso necessario perché dall’ispezione effettuata da un tecnico incaricato dal pm qualche anomalia in quell’impianto, allestito 3 anni fa, è stata trovata. Un sopralluogo avvenuto alla presenza dei carabinieri di Ugento e i cui risultati sono ora finiti nell’inchiesta. Purtroppo di incidenti domestici di questo tipo se ne verificano sempre moltissimi.

I rischi connessi all’uso dell’elettricità sono numerosi ed insidiosi perché “invisibili”. Le cause principali derivano proprio dagli impianti elettrici spesso senza le dovute norme di prevenzione, e dalla presenza contestuale di acqua o di umidità, per un guasto nell’isolamento, per cavi elettrici scoperti, per l’assenza del salva vita. In questi casi, la presenza di acqua a terra e sul corpo, e la mancanza di vestiario e di calzature che modificano e migliorano la resistenza che il corpo umano oppone al passaggio della corrente elettrica, creano la condizione ideale al possibile passaggio della corrente in caso di contatto accidentale con un apparecchio guasto.

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