PORTO MIGGIANO- Depositate le consulenze dei tecnici nominati dalla Procura per i rilievi a Porto Miggiano, i pm Antonio Negro e Elsa Valeria Mignone hanno chiesto che il sequestro della baia da probatorio venga trasformato in preventivo, in quanto persisterebbe il pericolo per la pubblica incolumità. La decisione è ora nelle mani del gip Vincenzo Brancato. Giusto ieri, nella marina di Santa Cesarea Terme i cittadini sono tornati a protestare, chiedendo di rendere accessibile la cala e depositando simbolicamente in mare una corona di fiori.
Non pare ci siano, però, le condizioni per far cadere i sigilli, almeno non per gli inquirenti titolari del fascicolo, che, anzi, la scorsa settimana hanno disposto il rafforzamento della protezione con una rete metallica, due cancelli e otto grandi blocchi di cemento per impedire l’accesso ai vacanzieri.