Politica

Scetticismo di NCD sulle primarie, nuovo incontro Fitto-Berlusconi

BARI- Nelle prossime ore, le forze del centrodestra si troveranno tutte attorno a un tavolo per una riunione pomeridiana, ma prima gli alfaniani dovranno discutere della fusione con Udc e Popolari, in una direzione allargata ai componenti pugliesi dell’assemblea nazionale. “La federazione dei centristi è il primo passo – insiste il coordinatore regionale per il Salento, Massimo Ferrarese, che ieri ha ospitato il ministro Lupi nella sua casa di Campo Marino – perché oggi non ha più senso parlare di destra o di sinistra”.

Lupi ha preso l’impegno di completare la strada statale bradanicosalentina, un’opera incompiuta che migliorerà i collegamenti e la viabilità nel Salento, ma si è parlato anche di alleanze in Puglia. Gli alfaniani non vogliono che Forza Italia detti la linea. Alcuni dirigenti di Ncd spiegano che i forzisti stanno sbagliando strategia: “Non si possono fare le primarie con un partito all’8 per cento, meglio cercare di trovare una soluzione condivisa, perché è chiaro che con le primarie Forza Italia è in vantaggio”.

I forzisti, però, pur utilizzando le massime cautele, vogliono andare avanti: domani si discuterà della data per le primarie, alla presenza di una delegazione del Nuovo Centrodestra, poi si terrà la conferenza stampa per chiarire la linea forzista sulle vicende delle alleanze. Fitto punta tutto sulle primarie a tutti i livelli: a Roma incontrerà nuovamente Berlusconi per insistere sulle richieste di sempre: sembra che i rapporti adesso siano più distesi, perché l’ex Cavaliere è disposto a fare delle concessioni pur di mantenere il partito unito.

Nel nuovo centrodestra pugliese, però, c’è chi vuole tirare il freno a mano sulle primarie, proprio mentre i forzisti vogliono accelerare per non dare un ulteriore vantaggio al centrosinistra, dopo che si è perso molto tempo. Ci sono già dei nomi in campo: Marmo e Silvestris vogliono fare le primarie in quota Forza Italia. L’unico candidato ufficiale, però, resta Schittulli: il presidente della Lilt ha il supporto di molti dirigenti forzisti e dei vertici di Fratelli d’Italia, inoltre sta trattando con partiti e movimenti anche nel Salento. Non è ancora tramontata definitivamente la candidatura di Paolo Perrone, anche se è diventata un’ipotesi più remota, dopo la delusione delle europee.

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