Politica

Sel, ancora divisioni sul candidato alle primarie

LECCE- Se non si tratta di uno psicodramma, poco ci manca. Certo è che non mancano le fibrillazioni in casa di Sinistra Ecologia e Libertà, in vista delle primarie del prossimo 30 novembre. Oggetto di discussione e di divisioni il candidato da sostenere alla corsa per le regionali. La figura del senatore Dario Stefano, ufficialmente sostenuta da Nichi Vendola, infatti, non raccoglie un sostegno pieno e condiviso.

Almeno non da parte dei brindisini di Sel, che nelle scorse ore, guidati dal parlamentare Toni Matarrelli, da tempo in rotta di collisione con il partito vendoliano, hanno espresso, con un documento ufficiale, il loro appoggio per il segretario regionale del PD, Michele Emiliano. Nella missiva, che raccoglie 41 firme tra dirigenti politici e amministratori comunali, viene spiegato come l’ex sindaco di Bari sia l’autentico comprimario della felice stagione unanimemente conosciuta come primavera pugliese. Una dichiarazione di stima che non è piaciuta ai vertici di sel, come il coordinatore regionale Gano Cataldo, che pur accettando la diversità di pensiero, teme che questi strappi interni possano avere gravi ripercussioni sull’assetto interno del partito. A mettere i puntini sulle i ci hanno pensato gli esponenti di Sel Salento, che nelle scorse ore, al termine di una partecipata assemblea alla presenza di Dario Stefano, nel corso della quale si è anche discusso delle vertenze ambientali e occupazionali del territorio, hanno ribadito la piena candidatura al senatore salentino.

“Dario – si legge in una nota – è stato protagonista di una straordinaria esperienza collettiva di buon governo e di buona politica che ha reso la Puglia, in numerosi ambiti, più ricca, innovativa e accogliente. Lo sosteniamo perchè è interprete di visione e concretezza e metteremo in campo tutte le iniziative utili perchè possa vincere le primarie e perchè sel continui, anche nella nostra provincia, ad essere attore importante di un centrosinistra che ha contribuito a far nascere e spesso a vincere”. Una posizione chiara e netta, insomma, senza fraintendimenti, ma che che contribuisce ad aumentare le tensioni all’interno del partito vendoliano.

E tra tanti litiganti, alla fine, giunge il pensiero pacato dell’assessore Guglielmo Minervini, che su fb scrive:”Chiariamo. Il mite non è chi rinuncia, chi si ritrae, chi si rassegna, chi si fa i fatti suoi. Il mito sa incalzare i tempi giusti, custodire le relazioni lunghe, mettersi in ascolto delle ragioni dell’altro. Sta in piedi. E a schiena dritta…”. Come dire: chi ha orecchi per intendere, intenda.

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