Politica

Pd e Sel ai ferri corti. Dopo Lotti, anche Emiliano lancia il suo avvertimento

LECCE- Sel è in fibrillazione: non bastava la tegola dell’addio del gruppo di deputati capitanati da Gennaro Migliore, adesso lo scontro con Renzi rischia di far saltare le alleanze in ben 8 regioni che andranno al voto nel 2015. Un effetto devastante che metterebbe a rischio diverse roccaforti della sinistra, ma anche le alleanze in Toscana e Campania. C’è la Puglia tra le regioni a rischio, anche se i responsabili locali provano a disinnescare la bomba.

Lo scontro sulle riforme continua in Parlamento con le inevitabili ripercussioni a livello regionale. Emiliano che aveva preferito il silenzio, in un primo momento, riaccende le polemiche con un “cinguettio”: “Se Sel pensa che il PD sia partito anticostituzionale e antidemocratico, sarà difficile fare accordi il prossimo anno. Ma noi vinceremo comunque”. Un avviso tagliente, che ha l’effetto di far esplodere le polemiche anche in Puglia.

Il segretario Regionale, in poche parole dice che si può vincere anche senza Sel e qualcuno pensa già a quella voglia matta di stringere un accordo con gli alfaniani per mettere da parte la sinistra radicale. Gano Cataldo, responsabile regionale di sel, risponde a stretto giro, “Sel non ha mai pensato e detto che il Pd è antidemocratico: ribadisco che noi non ricattiamo nessuno, ma facciamo una battaglia costituzionale e non vogliamo subire ricatti. L’alleanza è già fatta. Il tavolo c’è già, voglio ricordare a Emiliano. Spero che il Pd non voglia romperla”. Nel Pd il più cauto è Guglielmo Minervini, che da componente della giunta Vendola prova a far capire che a sinistra si vince solo uniti. “Speriamo che le ragioni della politica tornino a prevalere – dichiara su facebook l’assessore alla Trasparenza – .

Quello che accadrà nei prossimi giorni a Roma non può togliere quello che abbiamo vissuto qui in Puglia nei dieci anni di governo condiviso. Qui siamo consapevoli che, senza alcun delirio di onnipotenza, nessuno può farcela da solo, ma che solo un grande sforzo corale può spingere ancora più avanti questo pezzo di sud nella sfida del governo” – conclude Minervini. Ma lo scontro è destinato ad andare avanti.

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