LECCE- La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce – Sezione 2 – (Presidente Lamorgese – Relatori Quarta e D’Antonio), con quattro sentenze depositate il 15.07.2014, ha condannato il Comune di Lecce a pagare circa 700.000,00 euro di Iva evasa, oltre interessi e senza le sanzioni, per gli anni dal 2005 al 2008.
“L’iva evasa – spiega Giovanni d’agata presidente dello sportello per i diritti del cittadino – si riferisce alla fornitura del materiale rotabile di € 6.840.000,00 per il famigerato filobus, l’opera faraonica criticata dalla generalità della cittadinanza, ritenuta obsoleta già alla nascita e per la quale a tutt’oggi è da dimostrare l’utilità. Infatti, i due operatori intracomunitari, ossia Van Holl NV e Vossloh Kiepe Gmbh, provvedevano alla fornitura di materiale rotabile e di autobus per l’importo di cui sopra ed il Comune di Lecce non versava l’Iva con il modello F24 in applicazione delle disposizioni contenute nel D.L. n. 331/1993.Secondo i giudici tributari, il suddetto acquisto costituiva per il Comune di Lecce un “acquisto intracomunitario” e, come tale, era soggetto alla disciplina dell’Iva intracomunitaria..Insomma, per Giovanni D’Agata si conferma una brutta tegola per l’amministrazione comunale e per le tasche dei cittadini leccesi su cui inevitabilmente graverà anche quest’ennesima beffa.