CronacaPolitica

Il Tar di Lecce è salvo: ma ci sono altri nodi da sciogliere

LECCE- Il Tar di Lecce è salvo: passa l’emendamento in Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, presieduta dall’Onorevole PAOLO SISTO, che salva cinque tribunali amministrativi. Si salvano anche Salerno, Reggio Calabria, Brescia e Catania: tutte quelle sedi staccate che si trovano nelle città sedi di Corte d’Appello. Si salva anche Bolzano grazie all’emendamento a firma di Gitti, D’Alia e Bazoli.
Si tratta di un emendamento che mantiene in vita i tribunali che per mole di lavoro e posizione sono fondamentali per il territorio. La sede leccese, per esempio, oltre ad avere un costo esiguo (25 mila euro annui), per quanto riguarda la locazione dell’immobile, ha anche una mole di procedimenti pendenti superiore del doppio rispetto al tribunale amministrativo barese in cui avrebbe dovuto essere accorpata. La soppressione di tutte le altre sedi è rinviata a luglio 2015. Gli operatori della giustizia sono scesi in campo per chiedere di salvare il Tar Lecce e a Roma sono state ascoltate le loro voci.

Il professore Pierluigi Portaluri, che è stato ascoltato qualche giorno fa , davanti alla I Commissione della Camera, e che aveva chiesto di evitare la desertificazione istituzionale nel Salento, oggi esulta: «Chiudere il Tar Lecce, sarebbe stato illogico, dispendioso e irrazionale- ha dichiarato- Sono stati quindi premiati gli sforzi di questi giorni di tutti coloro i quali – il Presidente del Tar Lecce, Antonio Cavallari e il Sindaco di Lecce, Paolo Perrone – hanno rappresentato agli organi competenti la necessità di conservare la sede del Tar di Lecce. Il territorio salentino ha vinto una fondamentale battaglia: il Tar Lecce ha rappresentato in questi anni un imprescindibile presidio di legalità la cui eliminazione avrebbe determinato gravissimi effetti negativi per la nostra comunità».

Tutti gli operatori della giustizia esultano: “si tratta di un danno evitato”, secondo l’avvocato Ernesto Sticchi Damiani. Interviene anche il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Raffaele Fatano: “Non possiamo che esprimere soddisfazione: la sede del Tar leccese non poteva essere soppressa. Era necessario mantenere un presidio di legalità sul territorio”

Ora l’ultimo passaggio del testo in Aula lunedì, ma con l’approvazione dell’emendamento il gioco è fatto, il testo è blindato.Nel frattempo, il sindaco Paolo Perrone gioisce su Facebook: “Il TAR di Lecce è salvo. Il territorio ha vinto la battaglia che non è del campanile, ma della logica e del buon senso”.

Per il deputato forzista Rocco Palese “è una grande vittoria frutto di un lavoro di squadra”. Sulla stessa linea il deputato Pd Salvatore Capone che parla “del giusto riconoscimento per il territorio”.

Esulta Paolo Pagliaro, Presidente del Movimento Regione Salento, per la battaglia portata avanti dalla comunità con una sola voce, che ha salvato il Tar dalla “mannaia dei tagli”, ma spiega che ci sono molti altri nodi da sciogliere. “Solo il neo-regionalismo avrebbe garantito la salvaguardia dei diritti dei territoriavverte Pagliaro -Accanto a questa amara verità –amara per l’inspiegabile indifferenza che l’ha circondata- dobbiamo anche rilevare che si potrebbe fare tanto per la popolazione, se solo si facesse fronte comune. Il “fattore 36” che proponiamo risolverebbe a monte problemi come quello del Tar”. Necessaria insomma “una spinta riformatrice seria, che restituisca ai cittadini la loro dignità e la stabilità istituzionale”, visto che presto si dovranno fare i conti con i tagli di camere di commercio, prefetture e altro. “Basta guardare a quanto sta accadendo per la riforma sulle Province- spiega Pagliaro -: ci stanno beffando e sbeffeggiando e nessuno alza la voce. Le Province sopravviveranno e a nulla è servito il tempo perso e speso in inutili dibattiti. Ci vuole un moto nuovo di coscienza comune, perché la Regione Salento è un sogno ma anche un’opportunità concreta per riprenderci la nostra identità e non dover lottare ogni volta perché qualcuno vuole scipparci dei diritti”.

“Esprimo una forte soddisfazione per l’emendamento approvato dalla Commissione affari costituzionali della Camera che eviterebbe la soppressione del TAR Lecce –afferma l’avv. Ernesto Sticchi Damiani-  La Camera degli avvocati amministrativisti di Lecce, Brindisi e Taranto, che ho l’onore di presiedere, ha evidenziato in tutte le possibili sedi l’erroneità, almeno per Lecce, di una scelta che porterebbe a un trasferimento a Bari di personale, fascicoli e soprattutto contenzioso con un documentato aumento, anziché riduzione, della spesa pubblica. In tale direzione sono stati sensibilizzati i parlamentari di tutte le aree politiche e le istituzioni locali che, a partire dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune di Lecce, hanno manifestato il loro motivato dissenso inviando anche copia delle loro delibere alla Presidenza del Consiglio e al Ministro Madia; tali delibere sono state da noi trasmesse al Presidente della Commissione on.le Sisto e al relatore on.le Fiano -conclude- Molti altri Comuni stanno continuando a deliberare fino alla definitiva conversione in legge del decreto emendato sul quale corre voce possa essere posta la questione di fiducia. Sono certo che la pressione istituzionale sia lo strumento più efficace per tentare di incidere sui processi normativi; da ciò la gratitudine verso tutti coloro che si stanno battendo, a vari livelli, per salvare il TAR Lecce”.

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