GALLIPOLI- Un milione e 800mila euro. A tanto ammonta il sequestro operato nelle scorse ore, a Gallipoli, dagli uomini del Noe. I militari, diretti dal magg. Nicola Candido, sono intervenuti in località Mater Gratiae, in due aree distitne al cui interno sarebbe stata portata avanti, abusivamente, l’attività di estrazione e lavorazione del carparo destinato poi alla commercializzazione.
Si tratta di sequestri preventivi d’urgenza: il primo messo in atto in un’area di circa 16mila metri quadrati. In questo caso il sequestro comprende anche un prefabbricato, utilizzato come ufficio, quattro macchinari per la squadratura dei conci, due autocarri, una ruspa, un muletto, centinaia di metri di binari di ferro utilizzati per lo scorrimento delle macchine usate per il taglio della pietra e decine di balle di conci di carparo già pronte per la vendita.
Più o meno le stesse attrezzature poste sotto sigillo nell’altra area visitata dai militari del Nucleo Operativo Ecologico, di 12mila metri quadrati. Anche qui sono stati sequestrati: un prefabbricato usato per deposito e uffici, tre macchinari per l’estrazione e la lavorazione, due muletti ed una ruspa e, anche in questo caso, decine di balle di conci rifinite pronte per essere messe in commercio.
Durante il sopralluogo, inoltre, gli uomini del NOE hanno scoperto e sequestrato un terrapieno, di circa 600 mq, con riufiuti tombati, di varie tipologie. Scarti emersi durante la lavorazione della pietra stoccati, poi, in un altro sito della cava, in maniera illecita.
Per questo motivo l’amministratore della cava è stato segnalato alla Procura della repubblica, per gestione illecita di rifiuti. Il sospetto degli inquirenti è che lì vi fosse una vecchia discarica comunale, ormai dismessa. Per questo, nei prossimi giorni, saranno effettuate accurate analisi per comprendere se la pietra abbia subito qualche contaminazione.
I sequestri, che si aggiungono ad altre azioni simili eseguite nei giorni scorsi, sempre dal NOE, sono stati convalidati dall’autorità giudiziaria.