Cronaca

Confindustria, dopo la spaccatura si cerca un nuovo presidente

LECCE- Non è un momento facile per Confindustria Lecce: frizioni, crisi economica e scarsa incisività nel panorama economico hanno convinto tutti che sia necessaria una svolta. Il presidente Piernicola Leone De Castris lo ha ribadito oggi: “Ho fatto un passo indietro per l’unità: i soci facciano le loro proposte per il bene dell’associazione. Fino a questo momento, non sono scaturite idee diverse, solo litigi sulla stampa”.

Nonostante la disponibilità della sua guida a mettersi da parte, però, Confindustria resta spaccata: ci sono idee sulla gestione molto diverse tra loro. Dietro le quinte si tratta e si strutturano delle proposte che possano attrarre maggiore consenso possibile. De Castris non ha messo per iscritto le sue intenzioni, quindi, qualcuno lo considera ancora in campo, seppur indebolito e con molto meno seguito di qualche anno fa.

Ci sono due proposte nuove: quella di Roberto Fatano, guida di Interfrutta, azienda dai grandi fatturati, che secondo alcune indiscrezioni potrebbe godere del supporto di Piero Montinari, ex presidente di Confindustria, e quella di Giacinto Colucci, presidente di un’altra azienda che commercia molto con l’estero, la Cog, che si occupa di radiatori, con 120 dipendenti.

A settembre partiranno le consultazioni dei tre saggi nominati poco tempo fa: Mario Montinaro, Valentino Nicolì e Viola Margiotta. C’è chi punta a una rivoluzione totale, al cambiamento anche del direttore Antonio Corvino. Bisognerà lasciarsi alle spalle anche le frizioni tra soci per le società satellite di Confindustria che lavorano nel campo della comunicazione, secondo alcuni, in conflitto con i propri soci.

La sfida della prossima presidenza sarà difficilissima: bisogna aumentare il numero dei soci per contare di più, offrire più servizi e più vantaggi: lavorare con uno sguardo più aperto all’Europa. La principale caratteristica che dovrà avere il prossimo presidente sarà la capacità di unire un’associazione divisa, l’autorevolezza e la competenza. Soprattutto, sarà necessario dedicare molto tempo a un’associazione che comincia ad avere sempre più spesso problemi di cassa. 

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