GALLIPOLI- I confini delle interdizioni si ridisegnano in queste ore e con una nuova ordinanza la Capitaneria di porto di Gallipoli guidata dal comandante Attilio Maria Daconto libera dai divieti alcuni tratti sino ad ora interdetti.
Un respiro di sollievo in particolare per i comuni di Andrano e Castrignano del Capo, in cui ricade Santa Maria di Leuca, zona però considerata ancora ad alto rischio, catalogata come PG3. Una nuova ordinanza, a stagione ormai inoltrata, accoglie le risultanze dei sopralluoghi effettuati dai tecnici dell’autorità di bacino e dagli ingegneri incaricati dai comuni e diminuisce il perimetro delle interdizioni, liberando di fatto le zone classificate come PG2. Rimangono interdette quelle ad alta pericolosità geomorfologica ed elevato pericolo frane e sfaldamenti del costone roccioso.
A Leuca rimangono inaccessibili per 50 metri dalla costa, con divieto di balneazione, navigazione e ancoraggio Punta Meliso , punta Ristola, località Ciardo. Si tratta dell’area delle grotte che pertanto non possono essere visitate.
Anche ad Andrano diminuiscono i limiti ma i divieti rimangono al tratto di costa tra punta della Grotta Verde e lido Arborè, che è autorizzato, zona Botte, con l’accesso a due cavità tra cui la sorgente e zona Chianca liscia, a nord del porticciolo. La zona più rischiosa è quella del confine tra marina di Andrano e Marittima, lì niente bagni.
Le sanzioni per chi trasgredirà sono pesanti. La parola passa ora ai sindaci per le ordinanze attuative.