CronacaPolitica

MRS, Zecca: “Sospetto fondato che non sia stata rispettata la quota tra spiagge libere e spiagge in concessione a Porto Cesareo”

PORTO CESAREO- Come da stralcio del piano regionale delle coste (Regione Puglia) che sotto si riporta: “Per la gestione della fascia costiera, sia ai fini della sua tutela che per le varie attività amministrative, come il rilascio e controllo delle concessioni, tra i tanti supporti è necessario avere una cartografia di base dell’area, con l’indicazione delle particelle catastali, la linea di costa e la dividente demaniale. La linea di costa è indispensabile per applicare correttamente quanto previsto all’art. 11 della L.R. n°17/2006 “1. Al concessionario è fatto obbligo di garantire: ……”; “e) il transito libero e gratuito al pubblico, per l’accesso alla battigiae al mare territoriale, qualora non esistano accessi alternativi in un ambito non superiore a metri 150,fatti salvi i casi particolari indicati nel PCC; ….”; e all’art. 16 “4. Allo scopo di garantire il corretto utilizzo delle aree demaniali marittime per le finalità turistico-ricreative, una quota non inferiore al 60 per cento del territorio demaniale marittimo di ogni singolo comune costiero è riservata a uso pubblico e alla libera balneazione. 5. Il valore percentuale di cui al comma 4 è determinato in metri lineari, con riferimento alla linea di costa, ed è calcolato: a) al netto della porzione di costa inutilizzabile e non fruibile ai fini dellabalneazione, di quella portuale e di quella riveniente dall’applicazione dei limiti e divieti di cui al comma 1; b) al lordo dei servizi (parcheggi, igienico – sanitari)”. Per dare risposte concrete alle indicazioni della L.R., ogni comune si deve dotare di una “Cartografia della Fascia Costiera con l’indicazione delle spiagge libere, di quelle date in concessione e di quelle non utilizzabili e non fruibili ai fini della balneazione”,dalla quale, all’inizio della stagione balneare, i gestori e i fruitori hanno perfetta conoscenza della destinazione d’uso della spiaggia demaniale.”

“Si evince che la quota di aree demaniali marittime per le finalità turistico-ricreative, riservata a uso pubblico e alla libera balneazione, deve consistere in una quota non inferiore al 60 per cento del territorio demaniale marittimo di ogni singolo comune costiero”. Così l’Ingegnere Francesco Zecca, Coordinatore cittadino Mrs di Porto Cesareo.

“Ebbene da una prima ricognizione parrebbe invece che questo limite non sia stato rispettato –continua- Considerando poi che ogni comune si deve dotare di una “Cartografia della Fascia Costiera con l’indicazione delle spiagge libere, di quelle date in concessione e di quelle non utilizzabili e non fruibili ai fini della balneazione”,dalla quale, all’inizio della stagione balneare, i gestori e i fruitori hanno perfetta conoscenza della destinazione d’uso della spiaggia demaniale, noi del Movimento Regione Salento siamo fortemente dubbiosi sul fatto che siano state rispettate le quote indicate dal piano coste regionale, anche perchè non siamo a conoscenza di Cartografia della fascia costiera, redatta dal Comune di Porto Cesareo. Ci chiediamo in buona sostanza come il Comune di Porto Cesareo abbia potuto conteggiare le aree del demanio da dare in concessione, rispettando quanto richiesto per legge. Inoltre le proporzioni di aree (da una valutazione visiva sul campo) sul demanio occupate dai lidi e quelle di spiaggia libera non sembrano certo essere nel rapporto del 40/60, come richiesto invece dal piano coste regionale.

Auspichiamo –conclude- una pronta, quanto chiarificatrice risposta da parte del Sindaco di Porto Cesareo, dottor Salvatore Albano.

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