LECCE- Dopo gli sms minatori ricevuti nelle scorse ore, anche il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, si è rivolto alla procura ed ha presentato la denuncia. Il testo, dai toni intimidatori, su possibili rivelazioni scottanti che potrebbero compromettere la sua corsa alle regionali, era stato inviato da un numero sconosciuto.
Non solo Perrone. Anche l’on Marti, l’assessore Messuti, e due dirigenti della SGM, Frasca e Guacci, dopo aver ricevuto messaggi dello stesso tenore, aveva sporto denuncia. Il sindaco ha sciolto la riserva solo in mattinata.
L’inchiesta è ora nelle mani del pubblico ministero Stefania Mininni. L’ipotesi di reato è quella di minacce aggravate.