Politica

Regionali, le trattative dietro le quinte

LECCE- “Abbiamo già annunciato che le primarie sono la strada che seguiremo anche per le regionali”. Roberto Marti pronuncia frasi rassicuranti nei confronti degli alleati e annuncia che gli altri partiti della coalizione di centrodestra avranno la possibilità di partecipare alle primarie con il candidato che ritengono di portare avanti. Insomma, tutto sembra semplice e i toni sembrano più distesi anche tra gli alfaniani.

Massimo Cassano commenta le parole del vicecoordinatore pugliese forzista con prudenza: “Siamo contenti per la presa di posizione di Forza Italia, ma siamo in attesa di conoscere le regole con cui si svolgeranno le primarie del centrodestra e i tempi”. Regole e tempi sono, infatti, elementi di non poco conto, mentre Fitto continua il suo giro d’Italia per spiegare la sua idea di rinnovamento del partito, con Berlusconi che osserva sospettoso e che non è ancora chiaro quali mosse farà. Nel centrodestra leccese si lavora dietro le quinte: si studiano i futuri posizionamenti e si parla anche del futuro di Paolo Perrone.

Il sindaco sembra scoraggiato, dopo la partita delle europee, ma la sua possibile candidatura alle primarie per il governo della Puglia non sembra al tramonto. Marti spiega che è ancora possibile. In quel caso si aprirebbe la discussione interna per la successione al primo cittadino. Sembra sfumare la discesa in campo di Congedo per la poltrona di sindaco. Ci sono tre nomi, che potrebbero confrontarsi alle primarie del centrodestra per la poltrona di sindaco di Lecce: Gaetano Messuti, Attilio Monosi e Roberto Marti.

Il deputato forzista non nega l’ipotesi, ma spiega che è meglio non parlare di nomi ed essere a disposizione del partito. Emiliano sembra aver scaricato il Nuovo Centrodestra, durante l’intervista del Gay Pride, forse per fare contento Vendola, ma si sa che lontano dagli obiettivi e dai giornalisti il segretario regionale lavora per non farsi scappare quel 7 per cento che gli alfaniani hanno in Puglia. Come farà a convincere la sinistra radicale ancora non è chiaro.

Un dirigente del Nuovo Centrodestra spiega che Emiliano è disposto a scaricare il 2 per cento di Sel in favore del 7 degli alfaniani. Sono congetture, ma i colpi di scena sono sempre possibili. Intanto, nel tavolo di coalizione di centrosinistra si prendono le decisioni sulle regole: sulla data, invece, continua il braccio di ferro tra Emiliano e Vendola.

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