Cronaca

Confindustria Taranto scrive al ministro: “La città rischia di affondare”

TARANTO-  Taranto rischia di affondare nel mare della burocrazia. Grandi opere già programmate ma inesorabilmente ferme, gare d’appalto congelate, finanziamenti bloccati e una città che rischia il collasso.

L’appello lanciato da confindustria con una lettera inviata al ministro per l’ambiente Gianluca Galletti è categorico: o si sblocca la situazione di stallo o la città di Taranto rischia il collasso a causa di ritardi e lungaggini dovute soprattutto alle continue sostituzioni tra i presidenti delle commissioni, vacatio nei posti di comando, negli uffici, assenza di referenti, confusione nelle cabine di regia. Insomma, il più delle volte il problema è a Roma. È qui che si bloccano le pratiche , è qui che si crea quel corto circuito che determina i ritardi.

L’elenco delle opere ferme è lungo. Confindustria Taranto lo mette nero su bianco cominciando con il complesso processo di bonifica delle aree esterne all’Ilva di Taranto, avviato mesi fa e che ora rischia di fermarsi nel più generale ed incomprensibile silenzio. Con la scadenza del mandato del commissario Alfio Pini, nominato a gennaio 2013 con decreto del governo Monti in base alla legge 171 del 2012 (disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione di Taranto), si è venuta a creare una vacatio che ha di fatto svuotato l’organo tecnico deputato a soprintendere gli interventi previsti per il rione Tamburi, il Mar Piccolo di Taranto e la zona industriale del Comune di Statte, i luoghi interessati dalle bonifiche.

L’assenza del referente principale ha reso letteralmente inoperativa la cabina di regia istituita alla Regione Puglia ed inutilizzabili i 63 milioni di euro per l’attuazione delle opere. Manca, in sostanza, una firma.

Risultano poi “congelate” le gare d’appalto per diversi istituti scolastici del rione Tamburi, così come anche i progetti di bonifica dell’area industriale di Statte e la progettazione del Mar Piccolo, Si tratta- e qui è il paradosso – di interventi già finanziati, in alcuni casi già appaltati, di progetti individuati, discussi e attentamente vagliati che attendono solo l’input dell’organo decisore per poter essere portati ad attuazione.  Con il pensionamento del commissario Alfio Pini, è caduto un silenzìo assoluto su opere e procedimento vitali per un’intera comunità e per le aziende che dovrebbero lavorarci.

Quello che Confindustria Taranto chiede al ministro Galletti è semplicemente la nomina di un nuovo commissario

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