LECCE- E’ il fisico leccese Massimo Inguscio una delle “Beautiful mind” mondiali, nella classifica internazionale delle menti più brillanti del nostro tempo, stilata dall’Istituto Thomson Reuters.
Gli scienziati italiani che compaiono tra i 3.200 più citati al mondo, sono 55 e c’è anche Inguscio. Nato a Lecce nel 1950, studente della Scuola Normale Superiore, si è laureato in Fisica a Pisa nel 1972. Assistente di ruolo, professore incaricato e professore associato a Pisa sino al 1986, è professore ordinario di Fisica della Materia dal 1986, prima presso l’Università Federico II di Napoli e dal 1991 presso la Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Firenze.
Grosso impatto ha avuto il successo nella manipolazione delle interazioni tra i diversi atomi della miscela e la produzione di molecole ultra fredde che lascia intravvedere lo sviluppo di una nuova chimica alle bassissime temperature. Il raffreddamento simpatetico apre scenari sempre più vasti: utilizzando gas di potassio-39 il gruppo di Massimo Inguscio ha creato una BEC ideale, in cui si possono manipolare le collisioni tra gli atomi sino ad azzerarne gli effetti e la ha subito utilizzata per la prima dimostrazione sperimentale diretta della “localizzazione di Anderson”.