VEGLIE- Si chiude definitivamente la tormentata vicenda del sansificio di Veglie: è stata definitivamente sancita l’impossibilità di porre in essere l’opera.
Il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal Consorzio Agrario Salento Agricolo, contro cui si erano costituiti i Comuni di Veglie, di Porto Cesareo e Sandonaci con l’Avv. Pietro Quinto, il Comune di San Pancrazio con l’Avv. Adriano Tolomeo, la società Tenute Mater Domini di Pierandrea Semeraro con l’Avv.Saverio Sticchi Damiani e numerose altre aziende agricole insistenti in quell’area difese dall’Avv.Angelo Vantaggiato.
Il progetto prevedeva la costruzione di un impianto per il trattamento della sansa vergine, riconvertendo un pomodorificio e destinando l’immobile alla produzione e commercializzazione di “nocciolino”. Il tutto in area qualificata dal piano urbanistico come agricola e inserita nel Parco del Negroamaro.