LECCE- Benvenuti a Borgo San Nicola, periferia – neanche tanto periferia – della bella Lecce. L’esasperazione dei residenti ci porta qui, in quello che dovrebbe essere un parco per anziani e bambini. È una massa informe di erbacce, e la domanda del signor Antonio attende ancora risposta dall’amministrazione Perrone.
I problemi sono denunciati da mesi, se non da anni. A partire dal muro pericolante dell’ex mattatoio comunale fino alla pericolosità di strade a doppio senso e larghe quanto strettoie.
La pericolosità è allarmante. E qui, a dire il vero, è già scappato il morto, ma niente: i pochi marciapiedi sono pieni di arbusti e di pali, impraticabili, dove ci sono. Per il resto si cammina così, rovi in faccia e a bordo di una stradina senza banchine, a sfidare le auto e la sorte.
Il progetto di un allargamento della carreggiata è stato reso noto ai residenti, ormai circa duemila, più di tre anni fa. È diventato una chimera, in attesa dello stanziamento di somme in un bilancio puntualmente rinviato.
Ora, la pazienza è finita. In piazza, anziani seduti su panchine di marciapiedi sconnessi a dir poco. Qui nessuno ha dimenticato le promesse fatte dal sindaco in persona nell’assemblea del 18 marzo scorso. A mancare gli impegni gli assessorati ai Lavori pubblici e alla Mobilità. E il comitato non le manda a dire.
Alla fine, la ciliegina sulla torta, ai piedi di case popolari da cui continuano a cadere calcinacci. E sono di proprietà comunale.
Un covo di serpi tra i bambini che giocano. Nessuna disinfestazione, nessuno sfalcio. Anche questa è Lecce, periferia neanche troppo lontana.