Cronaca

Dal caso Yara alle polemiche sulla strage di Brindisi, lunedì Vantaggiato in aula

LECCE-  L’ arresto dell’assassino di Yara Gambirasio si porta dietro uno strascico di polemiche che nelle ultime ore toccano anche il Salento. Dopo le proteste del procuratore di Bergamo Francesco Dettori sul modo in cui era stata resa nota la notizia, ovvero un Twitter del ministro Alfano non appena Massimo Giuseppe Bossetti era stato portato in caserma, c’è chi accusa il Ministro dell’Interno di leggerezza, e chi invece lo difende, come il presidente del Nuovo Centrodestra Renato Schifani che a Uno Mattina definisce la polemica sterile e tira in ballo un’altra vicenda simile: la strage della Morvillo Falcone a Brindisi. 

“Angelino Alfano ad indagine conclusa, ma senza svelarne i particolari- dice Schifani- ha semplicemente voluto affermare da ministro dell’ Interno che lo Stato c’ e’ e persegue il crimine in maniera inesorabile, rassicurando cosi milioni di famiglie. Piuttosto mi stupisco, continua, del silenzio di fronte alle tante violazioni del segreto istruttorio. Ad esempio non ricordo polemiche e critiche quando in occasione della morte di una studentessa per lo scoppio di un ordigno piazzato davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi nel 2012, furono mandate in onda su tutte le televisioni le immagini del video che riprendeva le sembianze dell’ attentatore. Mi chiedo -conclude- se allora diffondendo quelle immagini non si fosse commessa un’ imprudenza, mettendo a repentaglio l’ intera inchiesta”.

Il video contestato è quello che riprende l’attentatore mentre preme il tasto del telecomando azionando così la bomba che il 19 maggio del 2012 uccise Melissa Bassi. Video che fu nelle mani degli inquirenti subito dopo la strage e fu diffuso dalla stampa qualche giorno.

Imprudenza anche quella?  Di certo il video e i fotogrammi non hanno compromesso l’indagine, dicono gli inquirenti al lavoro sul caso, e neanche le ha aiutate. Vantaggiato fu individuato successivamente e arrestato poi il 6 giugno. Il procuratore Di Napoli, che coordinava l’indagine, parlò subito di un identikit dell’attentatore. Grazie a quelle immagini Vantaggiato fu individuato e catturato.

Lo stragista di Copertino lunedì prossimo tornerà in aula. A Lecce, nell’aula bunker , si svolgerà l’ultima udienza del processo d’appello. Per Vantaggiato, già condannato all’ergastolo in primo grado, è attesa, proprio quel giorno, la sentenza.

 

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