Cronaca

Omicidio Basile, a 6 anni dalla morte una tragedia dimenticata

UGENTO- 14 giugno 2008, 14 giugno 2014: 6 anni di indagini giudiziarie che tra colpi di scena, arresti e poi scarcerazioni, hanno portato, alla fine, a stabilire che l’omicidio di Peppino Basile, il consigliere comunale di Ugento, accoltellato davanti casa, in via Nizza, è un delitto insoluto, senza colpevoli.

I suoi amici , i suoi compagni di partito, il CIRCOLO del PARTITO DEMOCRATICO di Ugento e io conto di gemini , non si rassegnano al silenzio , perché il silenzio, dicono, uccide due volte.

Sembra che l’omicidio di Peppino Basile sia caduto nel dimenticatoio e che della tragedia che ha sconvolto il comune di Ugento 6 anni fa non se ne occupi più nessuno.

Dell’omicidio del consigliere furono accusati i vicini di casa, Vittorio Luigi Colitti junior e il nonno Vittorio. Il movente quello degli screzi tra vicini di casa. Le accuse che li hanno portati in carcere non hanno retto davanti ai giudici, e i due sono stati scarcerati. Colitti junior è stato assolto e tramite i legali, Francesca Conte e Roberto Bray, ha chiesto 500 mila euro di risarcimento danni per i 14 mesi di ingiusta detenzione. Il nonno invece è ancora sotto processo.

A che punto sono le indagini, si chiedono gli amici di Peppino Basile, c’è qualcuno che sa e non parla,c’è qualcuno che continua a nascondere la verità. c’è una famiglia ed una città intera che chiedono giustizia, c’è un assassino ancora in libertà. Un manifesto ricorderà in questi giorni ad Ugento il sesto anniversario della morte di Peppino Basile.

 

Articoli correlati

La macchina della donazione non si frena: nuovo prelievo multiorgano al Fazzi

Redazione

Il Tar blocca l’eolico sulle colline di Parabita

Redazione

Chiusura centro disabili, Loredana Capone: “Colpa del Comune di Lecce”

Redazione

Cade dallo scooter, ragazza incinta in ospedale

Redazione

Incendio in piazzale Cuneo, Polizia scopre un deposito della droga. Caccia a un giovane

Redazione

I tentacoli della mafia sul mercato dei carburanti: arresti anche a Taranto

Redazione