PORTO CESAREO- Scatta il sequestro su 950 metri quadrati di arenile in zona “Padula Fede” a porto cesareo, su una zona di Riserva naturale e area di interesse comunitario.
Nei guai è finito un imprenditore (titolare di uno stabilimento balneare) che ha la concessione demaniale sull’area. L’accusa è di danneggiamento aggravato, deturpamento di bellezze naturali, opere realizzate in assenza di autorizzazione paesaggistica e Innovazione abusiva su demanio marittimo. Secondo le indagini condotte dai cc e dal locale ufficio marittimo, l’uomo aveva commissionato lo spianamento di una duna a ridosso della battigia per aumentare l’area sulla quale sistemare gli ombrelloni e i lettini.
Il “livellamento dell’arenile” era stato comunicato al Comune, ma non all’Ente Parco che sicuramente avrebbe negato l’autorizzazione. Tra l’altro tutti gli stabilimenti balneari hanno già ricevuto delle prescrizioni da parte dell’Ente che vietano categorigamente ogni azione di livellamento o modifica degli arenili, o di movimento terra in generale.