CronacaPolitica

Lupiae, passa la delibera con lo stesso piano industriale e la racapitalizzazione al minimo

LECCE- In Consiglio comunale, dopo un’accesa discussione, è passata la delibera che prevede la ricapitalizzazione della Lupiae servizi non superando il minimo, senza modifiche al piano industriale già presentato.
La Lupiae si dovrà accontentare di 120 mila euro, che per l’opposizione non basteranno a garantire quell’avanzo di 20 mila euro che era previsto per il 2014 nel piano industriale. Infatti, l’avanzo era previsto, secondo gli esponenti del Pd, proprio perché si sperava di poter ricapitalizzare la società partecipata con 664 mila euro. “Oggi con 524 mila euro in meno la Lupiae non va da nessuna parte” – tuona Rotundo.

Torricelli lancia ancora una volta l’allarme: “La soluzione della problematiche finanziarie non può essere superata con la ricapitalizzazione al minimo, a meno che non ci si sieda tutti insieme a ridiscutere il piano industriale”.

Paolo Perrone ha stigmatizzato l’atteggiamento dell’opposizione, che lui definisce sempre poco costruttivo, e ha spiegato che in ballo c’è il destino di quasi 300 famiglie. L’incidente di percorso che ha costretto l’amministrazione leccese a una ricapitalizzazione minima è dovuto a una sentenza della Corte dei Conti: secondo le interpretazioni della legge fatte dai giudici contabili, al terzo esercizio non è possibile ricapitalizzare le società partecipate oltre il minimo previsto. In altre parole, non possono essere concessi più di 120 mila euro. In apertura di Consiglio sono state proposte due domande di attualità, tutt’e due accolte: la prima sulla chiusura dell’ufficio postale di Frigole, che chiede al sindaco di interloquire con la sede centrale di poste italiane per la riapertura; la seconda domanda di attualità è relativa alla manifestazione di “Sentinelle in piedi”, affinché si chiarisca il perché la Questura non abbia ritenuto di dover predisporre un servizio di ordine pubblico per evitare di fare entrare i manifestanti in contatto con la contromanifestazione.

Passa la delibera che prende atto di quando disciplinato da una legge regionale del 2014, che lo stesso Torricelli giudica fatta male, ai fini dell’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica agli occupanti senza titolo. Fratelli d’Italia protesta perché in questo modo, sulla base di una relazione di un assistente sociale, chi ha acquisito un diritto alla casa attenendosi alle graduatorie, potrebbe eassere scavalcato da chi ha occupato con la forza. Non è stato possibile discutere il punto all’ordine del giorno relativo all’attivazione, nell’arco delle 24 ore, del sistema di videosorveglianza ai varchi del centro storico. Rotundo ha contestato l’ennesimo rinvio, ma il presidente Pagliaro si è impegnato a convocare un consiglio entro la prossima settimana per discutere separatamente tutte le mozioni.

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