TARANTO- Ci sarà ancora da attendere per avere qualche risposta piu’ chiara circa la programmazione del prossimo campionato del Taranto. Il CDA tornerà, a causa di un rinvio, a riunirsi il prossimo 3 giugno e da quella assemblea dovrebbero, il condizionale è d’obbligo, scaturire indicazioni importanti sulla strada da seguire. Intanto la società rossoblu’ cerca di avere le idee piu’ chiare sui criteri che stabiliscono la possibilità di un ripescaggio in Lega Pro.
C’è la classifica, ci sono gli incassi comunicati direttamente dalla Siae e c’è la storia di un club che fa riferimento ai campionati giocati nelle varie serie professionistiche. Criteri pero’ che si prestano a duplice interpretazione, soprattutto sul punto riguardante la tradizione calcistica di una società.
Ogni società ha una matricola ha spiegato Macalli, e se questa è cambiata non fa fede quella precedente. Sulla base di questo principio, la tradizione sportiva del Taranto fa riferimento alle sole ultime due stagioni. C’è poi l’altra interpretazione quella cioè che fa riferimento all’importanza della piazza relativamente all’anzianità di iscrizione alla Lega. La porta del ripescaggio dunque resta semi-aperta. Ma la prima istanza di ripescaggio fa riferimento anche alle società che negli ultimi 5 anni avrebebro goduto dello stesso provevdimento. Il Taranto nel 2012 usufrui’ del Lodo Petrucci che per molti è da intendere come fosse un vero e proprio ripescaggio. Anche in questo caso cui sarà di cui discutere, fermo restando che la seconda istanza non propone nessun tipo di esclusione per nessuna società. Nel frattempo il presidente
Fabrizio Nardoni affida anche ai social network i messaggi indirizzati ai propri tifosi. Lo ha fatto con una fotografia in cui con altri dirigenti comunica che i lavori sono in corso anche contro chi vorrebbe altro destino per il Taranto.
