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Lecce avanti, ma il Benevento lo raggiunge. Squalifica per Lerda

LECCE- In finale, in fondo, sotto al traguardo si arriva anche così. Se con il Pontedera si sorrideva dopo il passaggio del turno ai calci di rigori, contro il Benevento si può fare almeno altrettanto. Perché si è visto un latro Lecce. Non spettacolare, ma concreto, determinato, alla fine un po’ spuntato. Il gol di Miccoli stava per valere una vittoria pesantissima, ma i padroni di casa che hanno cercato di più la porta e concluso di più dei giallorossi salentini hanno meritato il pareggio.
Lecce concreto, di sostanza. Miccoli e soci hanno portato a casa un buon pareggio, ma al Via del mare ci vorrà un altro Lecce perché si vedrà un altro Benevento.

Il tecnico del Lecce Lerda parla di rammarico e ne ha tutte le ragioni perché la porta giallorossa sarebbe rimasta immacolata se non fosse stato per la disattenzione sul gol di Mancosu.  Preoccupa un po’ la manovra offensiva della squadra salentina: è vero che queste partite si giocano sul perfetto equilibrio, ma la formazione leccese deve fare di più negli ultimi metri; non basta aspettare qualche soluzione su palla inattiva.

La partita si è accesa dopo il vantaggio firmato da Miccoli sugli sviluppi di un calcio di punizione. Lecito aspettarsi la reazione dei padroni di casa, ma il Lecce non ha saputo colpire in contropiede come avrebbe potuto e voluto. Il tecnico del Lecce Franco Lerda, prima del pareggio campano, ha inserito Doumbia per Beretta e dopo il gol di Mancosu Bellazzini per Ferreira Pinto. Solo qualche accelerata da parte del francese mentre Bellazzini è rimasto intrappolato nella morsa del proprio marcatore. Invano il Lecce ha cercato di sfondare sulle corsie laterali. Così il tecnico giallorosso ha pensato bene di dare maggiore copertura al centrocampo con De Rose, il quale ha preso il posto di Bogliacino.

Si deciderà tutto domenica prossima al Via del mare, nel retour match che si giocherà alle 16. Lerda studierà bene la formazione da opporre al Benevento anche alla luce di quanto visto al Vigorito dove ha rinunciato ad Amodio (l’uruguaiano non era neanche in panchina) e inizialmente a Doumbia.

Nel frattempo è giunta notizia sulla squalifica di Lerda per  una gara effettiva, perchè due volte durante la gara profferiva espressioni blasfeme

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