Politica

Europee: ultimo sprint contro l’astensione

LECCE- “Loro sono l’insulto, noi la speranza”- è il post su facebook di Pina Picierno, che poi mette anche le foto con Emiliano a Bari, con l’intento di sottolineare che i renziani pugliesi si sono ricompattati e non c’è alcun disimpegno. La Puglia è sotto la lente d’ingrandimento per la lista considerata debole: il Pd, nelle ultime battute di campagna elettorale scatena i suoi big.

Roberto Speranza è già nel Salento; martedì sera, invece, Renzi terrà un comizio davanti al Petruzzelli a Bari, l’unico big invitato potrebbe essere Michele Emiliano: sarà l’occasione per un chiarimento di persona sulle vecchie vicende che hanno agitato le acque del partito. Poi, il 23, a Lecce anche D’Alema. Continuano le bordate dei democratici nei confronti degli attivisti del Movimento 5 Stelle, in perfetta linea con Renzi, che più passano i giorni e più inasprisce gli attacchi a Grillo.

La percezione è che il nemico numero uno sia proprio il comico genovese. “Scommettere sulla sconfitta dell’Italia non è da italiani”- spiega il premier. Anche il leader degli attivisti del Movimento 5 Stelle inasprisce i toni dipingendo Renzi come un servo della Merkel. “Senza di noi la rabbia sarebbe diventata violenza, abbiamo unito 10 milioni di persone”- ha spiegato il leader degli attivisti. Grillo riesce a riempire sempre le piazze, ma è consapevole che la partita per agganciare il Pd e per superarlo si gioca sul popolo dell’astensione: una foltissima schiera di delusi che anche Forza Italia cerca di conquistare.

Fitto lo ha detto a Lecce, si può andare molto oltre il venti per cento, ma c’è la necessità di smuovere chi non vota: nel comizio di Santa Croce il leader di Maglie ha spronato i suoi a fare opera di convincimento nelle piazze e nelle case. Nell’ultima settimana lo sprint dei partiti è contro l’astensione. “L’Europa non si cambia con la demagogia e con gli insulti, ma cercando di contare di più nei posti di comando”- ha spiegato l’ex ministro.

“Quello che faccio ogni giorno è convincere la gente ad andare a votare e far capire l’importanza di queste elezioni. Se non riusciamo a intervenire i Europa non usciremo mai dalla crisi: la partita è fondamentale. Dobbiamo mandare in Parlamento persone capaci che difendano la nostra terrà”- chiosa Massimo Ferrarese- coordinatore regionale per il Salento del Nuovo centrodestra. I seguaci di Tsipras, come Franco Arminio, invece rispettano chi non vota, ma spiegano che l’alternativa giusta è la lista per il leader greco.

“Basta col ballottaggio tra Grillo e Renzi”- tuona Gano Cataldo- queste europee sono state svuotate di contenuti”.

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