LECCE- Anche Confindustria Lecce e Ance Lecce dicono “No” al gasdotto in Croazia. “Purtroppo ancora una volta – commenta il presidente di Confindustria Lecce Piernicola Leone de Castris – il nostro Paese riesce a ‘distinguersi’ per la celerità con cui prende le decisioni e per il ‘sostegno’ alle imprese… La possibilità che la Croazia diventi l’approdo definitivo del progetto Tap, se non è una ipotesi di scuola, comporterebbe per l’Italia la perdita di una infrastruttura strategica per lo sviluppo”.
“Nonostante le rassicurazioni del viceministro De Vincenti – afferma il presidente di Ance Lecce Giampiero Rizzo – l’idea che dopo tanto lavoro, incontri, analisi del progetto, il gasdotto venga realizzato altrove rappresenterebbe una grande sconfitta per il sistema economico e, soprattutto, chi è intenzionato ad investire nel nostro territorio potrebbe esserne scoraggiato”.
Il gasdotto è un investimento fondamentale, che contribuirà a calmierare il costo dell’energia e a rendere più indipendente il nostro Paese dalle fonti energetiche provenienti dalla Russia.
Confindustria Lecce e Ance Lecce naturalmente ritengono che il progetto debba essere realizzato nel massimo rispetto dell’ambiente e con la condivisione del territorio, senza che però vengano alzati steccati puramente ideologici o alimentati da preconcetti.