CronacaPolitica

Estimi, Monosi: “Si pagherà senza considerare il riclassamento, in attesa della Cassazione”

LECCE-  L’amministrazione comunale leccese ha indicato ai contribuenti la strada da seguire in merito alla vicenda degli estimi. E’ stato l’assessore al Bilancio, Attilio Monosi, a spiegare nel corso del consiglio Comunale, rispondendo a un’interrogazione di Antonio Rotundo, che lui, come privato, non prenderà in considerazione il riclassamento per il pagamento delle tasse, in attesa della sentenza della Cassazione.

In altre parole, l’amministratore ha spiegato che i privati potranno utilizzare i vecchi parametri e nel caso la Cassazione dovesse dare loro torto, potranno sempre uscirne con un ravvedimento operoso: basterà il pagamento di una penale per mettersi in regola. Sembra questo l’unico modo per non dover subire aumenti della tassazione fino al 20 per cento.

Il Consiglio di Stato, senza entrare nel merito della questione, ha stabilito il difetto di giurisdizione dei giudici amministrativi che avevano dato ragione ai contribuenti, annullando così la decisione del Tar e rinviando l’intera questione alle Commissioni Tributarie: così per chi ha fatto ricorso alle Commissioni non si applicherà il riclassamento, mentre chi ha vinto il ricorso al Tar, ovvero la maggior parte dei cittadini, oggi è al punto di partenza e deve attendere il pronunciamento della Cassazione.

Nel Consiglio Comunale odierno la delibera sulla Lupiae è stata un terreno di scontro tra maggioranza e opposizione: il piano industriale non ha convinto molti consiglieri. Il Nuovo Centrodestra ha abbandonato l’aula, in aperta protesta, perché avrebbe voluto maggiore chiarezza sul piano industriale. La sinistra ha votato contro il piano perché non lo ritiene credibile: per Antonio Rotundo porterà al 4 anno consecutivo di esercizio in perdita. Non ci sarà l’aumento degli stipendi dei dirigenti, come paventato nelle scorse ore: i dirigenti saranno chiamati a fare gli stessi sacrifici dei lavoratori. L’opposizione, però, ha chiesto più volte che venisse nominato un esperto esterno per verificare, secondo quanto prevede la legge fallimentare, se la società possa andare avanti nonostante le perdite per tre bilanci consecutivi.

Il consigliere Monticelli ha spiegato che la legge fallimentare prevede questa procedura al quarto esercizio in perdita e che il Comune può regolarsi, in questo caso, diversamente. Secondo l’opposizione, un professionista esterno sarebbe stato l’unico idoneo a stabilire se il piano industriale approvato dalla maggioranza sia idoneo a tenere in piedi la Lupiae. La maggioranza è andata avanti per la sua strada ritenendo sufficiente la valutazione di un suo revisore interno, anche per evitare il ricorso a una onerosa consulenza esterna. Da registrare anche un ordine del giorno del centrosinistra in cui si chiede la verifica delle responsabilità del management che ha guidato in questi anni la società partecipata .

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