Cronaca

Crolli coste, corsa contro il tempo per sbloccare alcune zone

MELENDUGNO- I primi rilievi dell’Università di Bari sono stati esaminati al tavolo istituzionale che oggi si è riunito a Melendugno. I primi sopralluoghi hanno messo in luce la possibilità di ritenere fuori pericolo alcune zone che sono state colpite dall’ordinanza della Capitaneria di Porto. Un lungo tratto della costa adriatica resta ancora oggi inibito alla balneazione e navigazione. E’ necessario agire al più presto senza attendere l’iter burocratico di modifica del Piano per Assetto idrogeologico, il documento su cui si è basata la Capitaneria di Porto per emettere le ordinanze. Quindi, si dovrà procedere, di comune accordo con la Regione, a inoltrare gli studi dettagliati del professore Federico, alla Guardia Costiarea, chiedendo volta per volta la rimodulazione dell’ordinanza: questa è l’unica strategia possibile per liberare le zone non a rischio prima dell’arrivo dell’estate.

C’è soddisfazione per l’esito della riunione a cui ha preso parte anche l’assessore Giannini, che ha la delega alla Difesa del Suolo: tutti i soggetti interessati hanno partecipato attivamente e hanno raggiunto l’accordo di effettuare un sopralluogo congiunto per il 28 aprile, alla presenza dell’Autorità di Bacino, della Regione Puglia e di tutti gli enti preposti. I rilievi e le indagini, dunque, saranno effettuati congiuntamente da tutti i soggetti interessati. I risultati in questo modo saranno condivisi.

Il cronoprogramma prevede che, dopo l’attività di studio, si elabori una relazione condivisa da sottoporre all’attenzione della Capitaneria a cui si chiederà la modifica dell’ordinanza.

Durante l’incontro si è anche discusso di un sistema di monitoraggio dei crolli che potrebbe essere adottato in futuro, attraverso l’uso del satellite: un progetto che potrebbe essere portato avanti dalla Regione Puglia. Intanto, la corsa contro il tempo continua.

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