Politica

Europee, il ripudio dell’austerità e le ricette dei giovani candidati

LECCE- I giovani salentini in campo per le europee sciorinano le loro ricette economiche per riscattare una generazione punita ingiustamente dalla crisi. La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli inquietanti, siamo oltre al 40 per cento: è necessario trovare una via di uscita. Per molti quello dell’austerità è un falso mito che ha bruciato una generazione.

Tanti economisti neokeynesiani, in primis i premi nobe Stiglitz e Krugman, sono convinti che sia necessario puntare su politiche monetarie espansive in tempi di crisi: immettere liquidità per salvarsi è quello che ha fatto l’America quando ha evitato la bancarotta. Insomma, le politiche economiche dovrebbero essere al centro di questa campagna elettorale: oggi più che mai, visto che il tunnel della crisi non è superato, nonostante gli anni passino.

I giovani salentini in campo per le europee si sono espressi. Federica De Benedetto, imprenditrice e giovane blogger, dopo una laurea alla Luiss ha deciso di fondare un’impresa a soli 24 anni nel complicato Mezzogiorno d’Italia: la sua ricetta è liberare veramente il mercato, ma soprattutto alleggerire le imprese dal peso eccessivo delle tasse. 

Per Andrea Caroppo, giovane avvocato, passato dalla guida della Puglia Prima di tutto al Nuovo Centrodestra, bisogna puntare sui tagli alla spesa e alle tasse.

Stefano Minerva, il più giovane candidato maschio del Pd pugliese, in linea col pensiero neokeynesiano, crede nella necessità di mettere le briglie alla finanza e bloccare la mannaia dell’austerità.

Alfredo Ronzino, candidato alle europee con il Movimento 5 Stelle, con una laurea in Scienze Politiche, crede nelle teorie di Lautouche sulla decrescita felice e sulla necessità di sostituire il Pil con il Bil, benessere interno lordo. Inoltre, gli attivisti sono pronti a chiedere al popolo italiano con un referendum, se sia il caso di restare in questa Europa dove la Germania è l’unica padrona. La novità vera di queste elezioni europee è che l’austertità è diventata ormai un nemico dei popoli.

 

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