Cronaca

“Fermate l’ascia sugli ulivi”, ambienalisti contro la Regione

LECCE- Archiviate le eradicazioni di 105 alberi colpiti dal batterio Xylella fastidiosa, la Regione Puglia pensa già al nuovo piano di monitoraggio da eseguire nella stagione più calda e spedito a Bruxelles nelle scorse ore. Dall’altro lato, si arroventano gli umori tra le associazioni ambientaliste salentine, che hanno presentato nuovi esposti in Procura. 

Le immagini dei tagli eseguiti lunedì mattina sugli ulivi sono un pugno nello stomaco. E diventano il motivo alla base della protesta convocata per il pomeriggio ai piedi della Prefettura di Lecce. La parola d’ordine è quella ripetuta da mesi: “Il Salento non è disposto a rinunciare all’emblema della propria economia, storia, cultura e tradizione oltre che di forte caratterizzazione paesaggistica, senza battere ciglio!”.

ULIVI 2

Nel mirino c’è l’abbattimento che si è svolto , per usare le parole degli attivisti, “in un clima oscurantista” e che potrebbe ripetersi in queste ore a “Copertino, Sternatia e Lequile”. Le operazioni di svellimento, in verità, sono già state portate a termine, perché, come richiesto dall’Ue, dovevano essere completate entro il 15 aprile. Entro il 9 aprile, invece, è stato presentato il Piano d’Azione al Comitato Nazionale Italiano e quello di monitoraggio alla Dg Sanco della Commissione europea, a cui doveva giungere entro fine mese. Per la sua discussione, prima del 30 (data ancora da fissare), è prevista la nuova convocazione a Bruxelles, per rivedere la decisione pubblicata dalla Commissione Ue il 13 febbraio scorso e relativa al divieto di movimentazione delle piante e al blocco parziale dell’attività vivaistica nel Leccese.

Per Antonio Guario, direttore dell’Osservatorio fitosanitario regionale, la speranza è quella di consentire la riapertura dei vivai almeno della zona di Copertino, una contropartita che si cercherà di ottenere in cambio dell’ascia che ha sacrificato le cento piante. Questo, d’altronde, prevedono le norme sulla quarantena.

Con l’estate alle porte, nel frattempo, saranno diversificati i controlli, che punteranno soprattutto alla ricerca degli insetti vettori e all’individuazione precisa delle piante ospiti.

 

 

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