Cronaca

Il caso dell’ospedale chiuso: riconversione bloccata

GAGLIANO DEL CAPO- A tre anni dalla dismissione formale dell’ospedale di Gagliano del Capo, la riconversione tarda a compiersi. “Le ragioni di tanta lentezza non sono chiare”- spiega il sindaco Antonio Buccarello – “ci dicono che sono ragioni di natura tecnica”.

Insieme a Paolo Perrone e ad alcuni big forzisti, il primo cittadino di Gagliano ha intenzione di accendere un faro sulle lentezze che bloccano la riconversione. Quello che era un riferimento del Capo di Leuca, oggi è un contenitore vuoto, tuona Buccarello. Roberto Marti parla di promesse tradite della Regione Puglia. I forzisti sono drastici, parlano di rincoversioni mancate.

Valdo Mellone prova a rassicurare tutti: “E’ un ospedale ristrutturato completamente, la riconversione è quasi fatta. E’ rimasta in coda la residenzialità ex ospedaliera e i servizi del dipartimento di prevenzione (igiene pubblica, alimenti e veterinaria). Sono previsti 12 posti letto per degenza territoriale”. Il manager dell’Asl leccese è sicuro che tutto dovrebbe sbloccarsi entro due mesi, compresi i problemi di personale, perché bisogna attendere lo sblocco delle assunzioni e ne frattempo trovare formule che permettano alla struttura di funzionare.

 

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