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Il Lecce sorpassa il Frosinone e mette pressione al Perugia

LECCE- Il Lecce batte il Frosinone, libera il Perugia dalla compagnia dei laziali e tiene tutti in allerta. Il compito dei giallorossi è sperare fino all’ultima giornata quando Miccoli e compagni riposeranno e dopo, si spera, aver vinto anche a Pisa dove non sarà una partita inutile. Il viaggio sotto la Torre assume la valenza che tutti avrebbero voluto dargli alla vigilia della sfida con i frusinati, ma anche prima.

Contro la squadra che è stata più a lungo la capolista del girone B è finita 2-0 con i gol di Beretta e Bogliacino. Un successo che permette ai giallorossi di completare il sorpasso ai danni dei laziali e di di rimanere soli nell’inseguimento al Perugia, distante un punto. Il Via del mare fa registrare il record stagionale di presenze: sono 9.909 gli spettatori che fanno un gran tifo per Miccoli e compagni, prima, durante e dopo la partita.

Il clima agonistico è elettrico, quello atmosferico è autunnale. Il sole farà capolino al fischio finale di Ros della sezione di Pordenone che semina cartellini gialli e rossi ovunque, giusto per rimanere in tema. La formazione giallorossa domina il primo tempo in cui trova il vantaggio e sfiora a più riprese il raddoppio. E’ questo il rammarico: quello di non aver chiuso la priam frazione di gioco con almeno due gol di vantaggio. Inoltre, prima dell’intervallo, il Frosinone resta in dieci per l’espulsione di Gessa: sacrosanta per aver simulato un fallo in area leccese. Parità che sarà ristabilita nel secondo tempo al 26′ sul punteggio ancora di 1-0 per il Lecce: Ros manda sotto la doccia Abruzzese.

Durante l’intervallo veste i panni dello spettatore anche il tecnico del Frosinone Stellone per aver vivacemente protestato nei confronti dell’arbitro a fine primo tempo, probabilmente per questo contatto tra Doumbia e Crivello. Un primo tempo di netta marca giallorossa. La squadra salentina ha ballato in difesa solo in avvio. Dopo Caglioni ha controllato i tentativi dalla distanza dei gialloazzurri. Una difesa che ha subito modifiche in corso: solo Vinetot è rimasto sempre al suo posto. Diniz si è spostato da destra a sinistra prima di chiudere al centro. Sales ha preso il posto del brasiliano dopo l’uscita per infortunio di Lopez; Salvi è stato arretrato sulla linea difensiva dopo l’espulsione di Abruzzese. Per Lopez, infortunatosi al ginocchio sinistro, si prospettano almeno tre settimane di stop.

Tra i più vivaci della squadra giallorossa il francese Doumbia: con la sua velocità è stata una spina nel fianco della difesa frusinate indirizzando diversi palloni in area tra i quali quello per la capocciata vincente di Beretta. Forse è un limite, ma i giallorossi, nonostante diverse occasioni avute, non riescono ad assestare il colpo del secondo gol. In avvio di secondo tempo il Lecce sembra adottare un atteggiamento attendista: i giallorosso non trovano più le geometrie e la velocità della prima parte di gara; il Frosinone guadagna campo e acquisisce coraggio ma senza arrivare alla meta.

Il raddoppio del Lecce arriva al 35′, 18′ minuti dopo l’ingresso in campo di Bogliacino per Beretta. L’uruguaiano fino al rosso di Abruzzese aveva fatto da terminale offensivo, dopo ha dovuto accorciare. Un rientro da incorniciare per l’uruguaiano portato in panchina dall’allenatore giallorosso. Non giocava dalla trasferta di Viareggio e non segnava dal 4 gennaio, rete alla Salernitana, sempre nella stessa porta, stavolta senza deviazioni. Un destro che colpisce il palo prima che il pallone rotoli in porta.

I giallorossi servono al Frosinone il più classico dei risultati e mettono dietro i laziali, al terzo posto. Tutti in fila per la serie B. Il Lecce tiene accesa la freccia, davanti c’è il Perugia. Comunque vada i giallorossi arrivano a fine stagione a sirene spiegate. E stavolta sembra essere un allarme di emergenza per gli altri.

 

 

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