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Diritto alla salute, da Facebook Anna D’Amico dà “un volto agli invisibili”

BRINDISI- Parte dal Salento, da Brindisi, la pagina Facebook che vuol dare voce alle persone affette da MCS, Sensibilità multipla chimica, una patologia rara di cui troppo poco ci si occupa. Ad aprire la pagina Facebook che, in meno di una settimana, ha già registrato quasi 700 “mi piace” è la brindisina Anna D’amico che si batte, senza sosta, per rivendicare il diritto alla salute di chi è affetto da una malattia che, per spiegarla con parole semplici, scatena una violenta reazione allergica ai componenti chimici che, purtroppo, sono anche nell’aria.
“Era un’idea che avevo da tempo ed ora ho realizzato questo piccolo grande progetto” –ci ha spiegato Anna, 46 anni ed una forza che sembra non esaurirsi mai a dispetto della sua cartella clinica. Internet, i social, viaggiano velocissimo e veicolano messaggi in tempo reale. È così che la rete degli utenti si è allargata anche a chi è affetto da altre patologie e, troppo spesso, non ha voce in capitolo.

Mi batto contro la malasanità italiana -dice- ma anche contro i voli all’estero, i viaggi della speranza a cui in tanti sono costretti perchè l’Italia ci snobba. Eppure qui le eccellenze ci sono. Avevamo un centro, qui nel Salento, ed ora non esiste più”. Passano al massimo due mesi e Anna dev’essere, puntualmente, ricoverata d’urgenza nell’ospedale di brindisi a causa di una crisi respiratoria, che è il manifestarsi, acuto, della malattia.

“E’ inammissibile -spiega- che chi, come me, può permetterselo abbia la possibilità di vivere dignitosamente e chi non ha risorse economiche per rivolgersi ad una clinica provata sia condannato”. E poi lamenta la mancanza di attenzione da parte della Regione Puglia: “ho fatto decine di telefonate e mandato altrettante e-mail all’assessore alla salute Elena Gentile, senza mai ottenere risposta”.

Ora, tramite questa pagina Facebook, Anna spera che la sua voce diventi un coro, che insieme a lei si levi la rabbia di altre famiglie. E, con il tam tam mediatico, gli  “amici” della pagina “Diamo voce e volto agli invisibili” che hanno risposto ad un appello partito da brindisi, arrivano già da tutta Italia.

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