Cronaca

Triplice omicidio in stile mafioso: assassinati coppia e bimbo di 4 anni

TARANTO- Attività investigative ancora in corso sul luogo della strage in cui sono stati assassinati Cosimo Orlando , 43enne, in semilibertà per il duplice omicidio di  Filippo Scarciello e Giancarlo La Cava, di 22 e 26 anni, uccisi sempre con colpi di arma da fuoco nelle campagne di Palagianello il 4 novembre 1998. Ammazzata anche la compagna di Orlando, Carla Maria Fornari, di 30 anni, vedova di Domenico Petruzzelli, vittima con Domenico Attorre di un altro agguato, a maggio del 2011.
Tra le braccia dell’uomo un bambino di appena 4 anni, vittima pure del massacro. Una vera e propria carneficina in pieno stile mafioso , consumata sotto gli occhi innocenti di altri due bambini di 6 e 7 anni, rimasti illesi, ovviamente però ancora sotto shock. Continuano a lavorare gli investigatori. Sono ore di sopralluoghi, di ricerca di dettagli, di ogni particolare che possa aggiungere un tassello alla intricata vicenda.

L’ inchiesta è affidata al pm Remo Epifani. La famiglia era diretta al carcere di Taranto per riaccompagnare il 43enne. Viaggiava a bordo di una Matiz rossa guidata dalla donna, quando, alle 21:30 circa, un’altra auto li ha affiancati aprendo il fuoco. Il grilletto è stato premuto per ben 12 volte non lasciando scampo alle tre vittime. Compiuto il crimine i killer sono spariti, facendo completamente perdere ogni traccia. Questa è la ricostruzione fornita dai carabinieri.

Il sospetto è che Orlando fosse immischiato in un giro di droga, nonostante la misura restrittiva cui era sottoposto. Per ora resta la pista più battuta dagli investigatori che, però, non escludono altri possibili strade. È da definire quindi il movente, da individuare chi ha eseguito materialmente l’ agguato e se c’è, dietro al terribile fatto di sangue, un mandante. Fatto sta che a quanto pare, il vero obiettivo dei killer doveva essere Orlando. Invece anche una donna ed un bambino sono stati massacrati. Una scena terrificante, indimenticabile per i fratellini del piccolo di 4 anni.

«Esprimo dolore e sconcerto per l’efferatezza dell’agguato criminale di ieri sera nei pressi di Palagiano– afferma  Monsignor Filippo Santoro Arcivescovo di Taranto- Mi turba oltremodo che si possa uccidere con tanta facilità e puntare le armi senza pietà su donne e bambini. Il sangue degli innocenti, come ci ricorda la Bibbia, grida verso Dio dalla terra. Un regolamento di conti così brutale interroga tutti. Credo sia giunto il momento di prendere in carico seriamente il progressivo abbruttimento e impoverimento del nostro tessuto sociale, lottando contro le cause di questi atti e le azioni barbariche che ne seguono a causa delle quali pare scomparsa del tutto l’umanità. Desidero che tutta la comunità preghi per le vittime, in particolare per la piccola vita spezzata e per quella della sua mamma. Preghiamo anche per i due piccoli fratellini sopravvissuti. Tutti dobbiamo farci carico di un’opera educativa e sociale specifica e non assopirci nell’ordinaria amministrazione. Vorrei che invocassimo il Signore affinché il sentimento di vendetta non trovi accoglienza nei cuori delle persone coinvolte ed in ciascuno di noi; perché si spezzi la catena di odio, perché la violenza non chiami violenza e altro sangue».

FOTO VITTIME

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