Politica

Dopo 3 mesi, lunedì torna il Consiglio comunale di Oria. Matematica contro Pomarico

ORIA- Dopo quasi 3 mesi di assenza, torna, a grande richiesta, il consiglio Comunale di Oria, in programma il prossimo lunedì. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, si tratta, fondamentalmente, del primo consiglio comunale post crisi. Ammesso che davvero si possa parlare poi di “dopo” in assenza di diverse comunicazioni da parte di quei consiglieri che, ufficializzando la loro sfiducia al sindaco Cosimo Pomarico, avevano lasciato senza maggioranza il primo cittadino, ad un passo dalle dimissioni.

Senza i voti di Mauro Marinò, Piero Pasulo ed Emilio Pinto, l’amministrazione è destinata ad andare sotto. Ed è normale pensare che, dal 2013 ad oggi, qualcosa possa effettivamente essere cambiato. Non è cambiata la giunta, che vede sempre gli stessi nomi, ma sono cambiate alcune deleghe.  Un po’ poco per far cambiare idea, immaginiamo, ad uno come Marinò che, nell’aprire la crisi, scrisse: “ Il sindaco farebbe bene ad ascoltare chi, già in passato, gli ha dato dimostrazione di assoluta fedeltà e competenza senza farsi puntualmente ricattare sempre dalle stesse persone e senza mai assumersi in prima persona, le responsabilità politiche ed amministrative che gli elettori gli hanno affidato, compromettendo puntualmente i rapporti con chi assolutamente non lo merita”.

Insomma, un sindaco marionetta e pure un po’ codardo secondo il consigliere di Noi Centro.  Non ci andò più leggero Pasulo quando, nel motivare la sfiducia al primo cittadino, scrisse che “sia il sindaco, che alcuni consiglieri comunali, hanno peccato di verticismo prendendo le decisioni politiche e amministrative emarginando e ingannando il sottoscritto, ignorandone il ruolo e le proposte, pensando – chiosò il consigliere – di poterne condizionare le scelte”.

E che dire dei renziani del Pd, e quindi anche il consigliere Pinto, quando nell’ufficializzare la propria sfiducia all’amministrazione ritennero di “non dover più appoggiare l’attuale maggioranza in quanto sono venute meno le condizioni di una collaborazione politica con quelle forze (Noi Centro) che sono confluite nel Nuovo Centro Destra (NCD) ed a cui ci riteniamo alternativi. In particolare, non si condivide la scelta del Sindaco di riconfermare l’intera Giunta dopo averla azzerata più volte, rifiutando di dare un segnale di rinnovamento fortemente atteso dalla Città”.

Insomma, posizioni forti. Dopo mesi, finalmente, chiamate ad essere portate in consiglio Comunale. Dove, però, qualcuno potrebbe anche rimangiarsi tutto. Perché si sa, in politica, verba volant, e scripta… purem. A tutto vantaggio del primo cittadino che, statene certi, è pronto a riprendere nel suo ovile eventuali pecorelle smarrite.

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