TARANTO- “Sarah Scazzi venne strangolata in casa Misseri da Sabrina e Cosima con una cintura”. Lo scrivono i giudici della Corte di Assise di Taranto nelle motivazioni della condanna alla pena dell’ergastolo di madre e figlia per il delitto della 15enne di Avetrana consumatosi nell’agosto 2010.
Secondo la Corte, “Non vi sono elementi probatori che avvalorino l’ipotesi che Sarah sia stata uccisa in auto.Le evidenze probatorie fanno ragionevolmente ritenere che le imputate, dopo aver riportato la ragazza nella loro casa, e rinfocolata la lite,l’abbiano strangolata con una cintura”.
I legali delle due principali imputate, tra cui Franco De Jaco, difensore di Cosima Serrano, nei giorni scorsi hanno lamentato il ritardo clamoroso (8 mesi) delle motivazioni (circa 1600 pagine) della sentenza di primo grado relative al processo per l’ omicidio Scazzi. Ora hanno 45 giorni di tempo per presentare ricorso in appello.