TREPUZZI- I rifiuti erano stati ammassati in cinque punti di versi di un terreno recintato di proprietà del comune di Trepuzzi. C’ era davvero di tutto: bidoni, serbatoi, dischi e pasticche di freni di autoveicoli, bulloneria varia, pezzi meccanici di diversi tipi, bombole gpl vuote, infissi, serrande, marmitte, vecchie bici, fusti, frigoriferi, ferri da stiro, materiale inerte proveniente da demolizione di opere edili, pneumatici, vetri e oggetti dei più disparati. Rifiuti di ogni genere che anzichè finire in discarica erano stati portati abbandonati in quell’area comunale dove naturalmente non avrebbero potuto starci. E così, dopo una serie di sopralluoghi da parte della locale polizia municipale e dei carabinieri di Trepuzzi , è scattato il sequestro.
I rifiuti erano divisi in 5 gruppi diversi. Erano stati recuperati e portati lì senza nessuna autorizzazione proprio dal custode dell’area, un dipendente comunale che aveva le chiavi del cancello e quindi libero accesso alla struttura.
I carabinieri sono arrivati a lui subito dopo. L’uomo ha ammesso di essersi inventato, probabilmente per arrotondare lo stipendio, l’attività: raccoglieva i rifiuti riciclabili in giro e li portava lì per sistemarli e poi rivenderli. Un’ attività del tutto illecita che gli è costata una denuncia per gestione e smaltimento illeciti di rifiuti.