LECCE- Bocche cucite davanti al giudice delle indagini preliminari Annalisa De Benedictis. Sono terminati oggi gli interrogatori di garanzia degli arrestati nel corso dell’operazione Froth. Il blitz, coordinato dal sostituto procuratore Giuseppe Capoccia, avrebbe sgominato due presunti gruppi criminali leccesi, diventati ad un certo punto rivali, che si sarebbero occupati del traffico di droga e dello spaccio, che continuano a rappresentare il principale canale di approvvigionamento di denaro per la malavita organizzata.
In città a gestire gli affari sarebbero state da una parte la cordata che fa riferimento a Gioele Greco, dall’altra quella gestita da Davide Vadacca, un tempo uniti sotto il boss Roberto Nisi. Ma con il capo in carcere sarebbero emersi i contrasti e i due gruppi non si sarebbero fatti scrupoli a fronteggiarsi a suon di agguati e sparatorie.
Anche Vadacca, in carcere a Napoli, sentito per rogatoria ha scelto la strada del silenzio.