CronacaPolitica

Energia, le proposte del centrodestra alla vigilia del Consiglio

BRINDISI- Tra ambiente ed energia, le opposizioni di centrodestra brindisine rimangono nel mezzo. Ovvero, non dicono NO a tutto. Che non vuol dire No a niente. Alla vigilia del consiglio monotematico sull’energia, giovedì pomeriggio in seconda seduta, si scontrano diverse posizioni, diversi modi di intendere la dicotomia tutta brindisina tra ambiente e industrie. In particolare, saranno 3 i documenti che, poi, dovranno convergere in un unica posizione condivisa.
Quella del centrodestra tradizionale, ovvero Forza Italia, Puglia Prima di Tutto, Movimento Regione Salento, Brindisi Avanti Veloce e Fli, è stata esplicata in conferenza stampa dal capogruppo forzista Mauro d’Attis.

D’Attis e compagni fanno quindi notare come sia fondamentale, in questioni che riguardano le immissioni di carbone, la posizione del governo centrale e, appunto, dei parlamentari del territorio cui l’assise darà eventualmente mandato di premere perché si possano modificare quei paletti normativi che, nei fatti, non consentono riduzioni di alcun tipo per le aziende, a norma di legge abilitate ad usufruire in maniera illimitata del carbone. Eventuali modifiche riguarderebbero le aree Sin ad alto rischio ambientale come, appunto, il territorio brindisino.

Per quanto riguarda Edipower, nelle documento redatto dalle opposizioni di centrodestra, il consiglio dovrà impegnare il sindaco a ” confermare l’assoluta indisponibilità a prevedere sul territorio ulteriori nuove autorizzazioni per insediamenti energetici che utilizzino combustibili diversi da quelli previsti per il sito di Brindisi nord dal piano di trasformazione a gas e successiva dismissione, così come previsto dalla convenzione del 1996, come i prodotti qualificati “rifiuti”, e nel rispetto delle disposizioni contenute nel Piano regionale dei rifiuti”.

Altri punti del documento, riguardano invece la questione “bonifiche” , con tanto di chiamata in giudizio dello Stato per le inadempienze nell’attuazione dell’Accordo di programma, e l’ “Accordo per l’ambiente e la salute” con i Ministeri della Salute e dell’Ambiente e la Regione Puglia, atto a favorire lo studio e la ricerca su malattie e salute. Ora, il problema sarà “frullare” quanto proposto dalle opposizioni di centrodestra con quanto, invece, avanzato da Brindisi Bene Comune e Sì Democrazia da un lato e la maggioranza Pd – Nuovocentrodestra dall’altro. Senza una posizione condivisa, il rischio è che il consiglio più atteso dell’anno si trasformi davvero in una passerella.

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