CronacaPolitica

Il Tar dà ragione a Forza Italia: Ciracì torna Presidente del Consiglio

CEGLIE- Destituito in seguito alla scissione tra l’allora Pdl e il sindaco Luigi Caroli, Nicola Ciracì vince il ricorso al Tribunale amministrativo di Lecce e torna a sedere sulla poltrona di presidente del consiglio Comunale di Ceglie Messapica. La vicenda rappresenta un precedente importante e affonda le sue radici nel ribaltone politico vissuto lo scorso anno a Palazo di Città. Il sindaco Caroli fu espulso da Forza Italia ma, grazie al soccorso dell’allora Udc capitanato del coordinatore provinciale Ciro Argese, riuscì a salvare il governo cittadino.

Gli inevitabili cambi in giunta, di natura prettamente politica, furono oggetto di polemiche circoscritte e comunque tipiche della cronaca amministrativa. Piuttosto, destò scalpore la delibera del 28 agosto 2013 con la quale si destituiva Ciracì dal suo ruolo di presidente e contestualmente si nominava al suo posto Giovanni Argentiero. La giunta contestava al forzista di non essere “imparziale” e, quindi, a causa di una fiducia “compromessa” inadatto a ricoprire il delicato incarico. Motivazioni fortemente contestate da Ciracì che, a margine di una conferenza stampa, annunciò ricorso al Tar contro un provvedimento ritenuto ingiusto e illegittimo.

Ed aveva ragione lui.  I giudici leccesi, con sentenza, hanno chiarito come la figura del Presidente riveste un carattere istituzionale e, di conseguenza, che la revoca non può essere che causata dal cattivo esercizio di tale funzione, in quanto ne sia viziata la neutralità, e deve essere motivata perciò con esclusivo riferimento a tale parametro e non a un rapporto di fiducia.

La delibera, quindi, è stata considerata illegittima e il ricorso, accolto dal Tar, prodiuce effetti immediati rimettendo sulla contesa e discussa poltrona l’ex consigliere provinciale.

La notizia, oltre ad essere accolta positivamente dallo stesso Ciracì, è stata recepita positivamente anche dal coordinatore provinciale di Forza Italia Luigi Vitali.

“E’ la dimostrazione di come il nostro esponente abbia esercitato il suo ruolo esclusivamente nel rispetto della Istituzione che rappresentava” ha dichiarato Vitali “e come , molte volte, il nuovo che avanza utilizzi metodi e liturgie della più becera politica”. Tutto finito? Neanche per sogno visto che il sindaco Caroli è pronto a impugnare la decisione del tar di fronte al Consiglio di Stato.

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