Politica

Due mesi senza Consiglio Comunale, ma Pomarico minimizza: “Stiamo lavorando per il bene della città”

ORIA- Ad esser maliziosi, verrebbe da pensare che la mancanza di sedute del consiglio Comunale di Oria, con un palazzo di città alle prese da tempo con venti di crisi politica post nucleare e post laboratorio, sia dovuto a questioni di opportunità e strategia.  Con numeri risicati, e forse inesistenti, la maggioranza guidata dal sindaco Cosimo Pomarico non affronta il consiglio dallo scorso dicembre, quando l’assise si riunì per avvallare alcuni debiti fuori bilancio.

Poi, più nessuna discussione. Di Oria si è continuato a parlare perché, tra fuoriuscite e attestati di sfiducia, il sindaco si è ritrovato, sulla carta, con soli 6 voti. Il suo Compreso Numeri incapaci di garantire governabilità e fiducia ad un esecutivo senza deleghe prima azzerato e poi riconfermato in toto.  Ad esser maliziosi, insomma, si potrebbe pensare che il governo non goda di ottima salute. Ad esser scommettitori, che non abbia grande futuro. Ma Pomarico minimizza e garantisce lavoro indefesso e, anche, numeri e stabilità.

“Non siamo andati in consiglio perché stiamo lavorando su alcune faccende. In primis, il palazzetto dello sport e sul primo stralcio di progetto atto a finanziare i lavori di rifacimento del tetto già deliberati in giunta. Poi, spiega Pomarico, c’è la questione che riguarda l’assegnazione dei locali comunali da destinare alle associazionni. Quindi, i lavori pubblici, su tutti gli edifici scolastici, e il museo”.

Insomma, il sindaco, consiglio o meno, continua a lavorare. Ma non sempre il lavoro, in politica, viene apprezzato. Soprattutto, quando i numeri sembrano non esserci. Ma, anche su questo punto, Pomarico è ottimista.

“Sono convinto che prevarrà il senso di responsabilità da parte di tutti nei confronti della Città” – dice il primo cittadino in previsione di un prossimo e futuro consiglio Comunale. Impossibile avere una data, ma un’indicazione … almeno quella sì. “Penso che entro due settimane – ci confida il sindaco – andremo in consiglio”.

E quello sarà un banco di prova importante. Per Pomarico, la crisi, e anche i voti mancanti, è rientrata. E quindi non ci saranno sorprese al momento di votare gli atti preparati dalla giunta. “Sarebbe un sacrilegio imperdonabile”, insiste Pomarico.  Chissà cosa ne penserà l’affollata opposizione quando, un giorno, ci si rivedrà in consiglio.

 

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