LECCE- Una rete della solidarietà pronta a partire, entro un paio di mesi, a bordo di camioncini carichi di cibo: vivande non vendute e non consumate che saranno offerte da ristoranti, pasticcerie, rosticcerie, ma anche da negozi di generi alimentari, dirette alle mense Caritas e ad altri enti di carità.
Un progetto che deve diventare concreto subito, perchè non c’è più tempo e la fascia della cosiddetta “nuova povertà” si allarga a dismisura anche a Lecce. Mettono insieme le proprie competenze gli assessorati ai servizi sociali, alle politiche comunitarie, all’ambiente e ai tributi, e riaprono il cantiere “famiglia e povertà”, che coinvolge diversi attori.
L’emergenza, inoltre, si è aggravata da quando AGEA -l’agenzia per le erogazioni in agricoltura- non distribuisce più i viveri alla Caritas.