CronacaPolitica

News e spettacoli, il sindaco indagato soddisfatto: “Vicenda ridimensionata”

BRINDISI-  Truffa, concussione e abuso d’ufficio. Sono le accuse che i pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Savina Toscani muovono nei confronti del sindaco di Brindisi Mimmo Consales con la chiusura delle indagini relative all’affidamento dei servizi di Comunicazione del Comune e per l’organizzazione degli spettacoli del cartellone estivo 2012. Resta in sospeso, invece, la vicenda dei pagamenti in contanti, oltre i limiti stabiliti dalla legge, ad Equitalia.
“La vicenda si è ridimensionata”, ha dichiarato Consales dopo la notifica degli avvisi di garanzia, notificati anche a 5 altri indagati. Insieme al primo cittadino, a rischio processo anche il capo di gabinetto Angelo Roma, , il rappresentante legale della “News Sas” Alessio Vincitorio, l’ex socio di Consales Sabino Porro, il dirigente Comunale Tommaso Gagliani e l’ex direttore di Equitalia Brindisi Giuseppe Puzzovio. Restano invece coperte dal segreto istruttorio le posizioni di Cosimo Saracino, ex segretario del sindaco, Maurizio Cicolella, presidente dell’associazione Motumus, il dipendente della News Salvatore Vitrugno, il commercialista Massimo Vergara e l’amministratore della nubile Luca Screti. Per loro, le indagini sono ancora in corso.

Le tre vicende, i due affidamenti e il pagamento della rata a Equitalia, si sono così fuse in un’unica, grande inchiesta che si basa su un “conflitto di interesse” che gli inquirenti contestano al primo cittadino.

Secondo gli investigatori Consales avrebbe “sottaciuto agli organi politici e amministrativi il suo conflitto di interesse inducendoli in errore determinandoli all’adozione delle delibere di Giunta n.79 del giugno 2012 e n.19 del gennaio 2013 con le quali si procedeva di fatto al nuovo affidamento dei servizi di rassegna stampa e call center dopo la scadenza del termine utile per la proroga dei rapporti contrattuali pregressi e senza alcun confronto concorrenziale, in tal modo procurando in modo intenzionale alla News un ingiusto vantaggio patrimoniale, con pari danno per l’ente pubblico”.

Da qui, le accuse per abuso d’ufficio e falso ideologico cui si aggiungono le ipotesi di riciclaggio, ricettazione e concussione per la vicenda legata al debito di Equitalia su cui le indagini restano aperte.

Il sindaco minimizza e, da sempre pronto a professare la propria innocenza, assicura di non aver mai preso un euro di provenienza illegale.  Rassicurazioni anche di natura politica partono dal gabinetto del sindaco. “Sulla tenuta dell’amministrazione – assicura il sindaco a rischio processo – nessuna conseguenza”.

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