Cronaca

Da Bari a Lecce, specializzati in furti traditi dal Tom Tom

LECCE- Da Bari a Lecce, con cadenza quasi quotidiana e con un obiettivo ben preciso: fare cassa, ripulendo appartamenti nella zona del centro-basso Salento. Organizzati di tutto punto, partivano la mattina presto, scegliendo di volta in volta un paese diverso. Puntavano il navigatore satellitare sul comune prescelto e via verso nuove avventure.
11 i furti, fra consumati e tentati, organizzati da quattro baresi arrestati dai carabinieri della Compagnia di Maglie dopo indagini e accertamenti supportati anche da strumenti investigativi decisamente sofisticati. Sono tutti baresi i quattro complici assicurati alla giustizia: Michele Vito Ventrella, 40 anni, Roberto Borgia, 32, Domenico Angerame, 28 e Ignazio Pontrelli, 36, tutti, peraltro, già noti alle forze dell’ordine.

Accertato anche il modus operandi. Una volta individuata l’abitazione da “visitare”, tre di loro entravano in azione, mentre il quarto li attendeva in auto, una Toyota Tucson, colo verde chiaro, notata diverse volte in diverse zone del leccese. Per accertare se l’abitazione fosse libera, bastava una semplice citofonata. Se il proprietario rispondeva, fingevano di chiedere informazioni generiche, se non rispondeva nessuno, invece, si davano da fare, arraffando gioielli, denaro, orologi e altri oggetti di valore.

Non potevano certo immaginare di bussare anche alla porta di un carabiniere di Alessano. Quando il militare si è trovato di fronte i tre baresi, ha cominciato ad avere qualche sospetto. Sarà l’esperienza maturata sul campo, saranno state le domande poco credibili che gli sono state rivolte, fatto sta che il rappresentante delle forze dell’ordine ha segnalato il fatto ad altri colleghi.

La presenza poi dell’auto dal colore inconfondibile ha dato uno slancio alle indagini e non è stato difficile collegare la loro azione ad un furto commesso, sempre ad Alessano, poche ore prima.

I fatti si inquadrano fra agosto e settembre scorsi. Ulteriore conferma, gli investigatori l’hanno avuta analizzando i percorsi registrati dal Tom Tom installato sull’auto. Nonostante fossero stati cancellati, le perizie hanno rilevato i tragitti memorizzati di volta in volta.

 

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