TRICASE- L’ospedale Panico di Tricase dovrà esibire i protocolli interni utilizzati per la raccolta del sangue. Lo ha stabilito il tar con una sentenza che dà ragione all’associazione Codici (Centro per i Diritti del Cittadino) Grande Salento, rappresentata e difesa dall’avv. Giandomenico Daniele.
La onlus aveva presentato un’istanza per entrare in possesso di copia dei protocolli assistenziali utilizzati dall’Azienda ed adottati con direttive aziendali o ordini di servizio, per la cura dei malati da emotrasfusione, e per l’utilizzo corretto del sangue e degli emoderivati, ma senza ottenere la documentazione richiesta. I protocolli vengono adottati, dopo la nuova legge che, recependo i dettami europei, impone le regole per l’utilizzo corretto del sangue e degli emoderivati.
E tanto avviene dopo lo scandalo Poggiolini sulla commercializzazione di sangue infetto. Ora il tar obbliga l’azienda ad esibire la documentazione richiesta in quanto l’associazione “si propone di verificare la corretta attuazione delle misure per l’erogazione efficiente e sicura del servizio di raccolta e di lavorazione del sangue e degli emoderivati”.