LECCE- A Palazzo Carafa, in commissione, per discutere della difficile situazione delle Case Magno c’erano anche loro: gli inquilini degli alloggi di proprietà del comune, pronti a combattere per rendere più vivibili le loro abitazioni. L’assessore Attilio Monosi ha ormai preso atto della situazione: il Comune interviene con 650 mila euro per bloccare lo sgretolamento di balconi e il degrado esterno.
C’è, però, molto da fare anche all’interno: molti inquilini vivono da anni con bagni inagibili e macchie sempre più estese di umido. Non è chiaro se i soldi a disposizione basteranno a coprire anche gli interventi più urgenti all’interno. Il capogruppo Udc Luigi Melica chiede uno sforzo maggiore da parte dell’amministrazione. Da registrare anche il fuoco amico del consigliere di maggioranza, Rocco Ciardo, che ha criticato lo stato di degrado in cui sono stati abbandonati gli inquilini, per le colpevoli dimenticanze del Comune di lecce.
Altro guaio è quello che riguarda la regolarizzazione dei contratti: molti sono stati prorogati in automatico, ma ci sono anche le situazioni di stato di necessità, dove non ci sarebbe alcun contratto e forse nemmeno alcun pagamento. Ci sono famiglie che hanno ricevuto l’alloggio molti anni fa, ma non hanno mai stipulato il contratto con il Comune: c’è anche chi vive all’interno di locali commerciali adibiti ad abitazione(ma senza che sia intervenuto un cambio di destinazione d’uso).
L’assessore alla Casa, per sanare tutte le situazioni, è deciso ad applicare la legge regionale 54/84, che significa adeguamento dei canoni. Gli inquilini, però, prima di accettare gli aumenti, attendono che venga ripristinata l’abitabilità e il decoro. Le trattative con gli inquilini sono in corso, sarà convocata una nuova commissione, ma gli adeguamenti bisogna già pagarli.