Cronaca

Contrasto alla criminalità organizzata: nel 2013 sequestrati beni per oltre 37,5 milioni di euro

BARI- Nell’attività di contrasto al crimine organizzato, si conferma altissimo l’impegno dei reparti delle Fiamme Gialle pugliesi, tra cui i G.I.C.O. di Bari e Lecce, nell’aggressione dei patrimoni illecitamente costituiti dalle organizzazioni criminali, nonché nel sequestro delle attività imprenditoriali costituite e finanziate con l’apporto di capitali sporchi e nella repressione dei traffici illeciti di maggiore spessore.
In particolare:
a. in materia di criminalità organizzata e di investigazioni patrimoniali antimafia, sono state sviluppate ben 860 accertamenti patrimoniali, che hanno consentito di pervenire a sequestri di beni (aziende commerciali, disponibilità finanziarie, quote e titoli) per un valore di oltre 37,5 milioni di euro, nonché di denunciare 134 soggetti, di cui 36 arrestati;
b. nella lotta al riciclaggio, sono state eseguite 270 ispezioni antiriciclaggio (88 Bari, 52 Brindisi, 91 Foggia, 18 Lecce, 11 Taranto e 10 BAT), all’esito delle quali 151 soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria (di cui 10 in arresto), mentre sono stati individuati e ricostruiti flussi di danaro oggetto di riciclaggio per oltre 60 milioni ed è stato effettuato l’approfondimento di 636 segnalazioni per operazioni sospette;
c. il contrasto al fenomeno dell’usura, ha portato alla denuncia di 60 persone (13 Bari, 6 Brindisi, 17 Foggia, 9 Lecce, 12 Taranto e 3 BAT), di cui 11 in arresto, con il sequestro di circa 2,5 milioni di euro.

Più in generale, nel contrasto delle violazioni al Codice Penale ed alle leggi di P.S., sono state denunciate 4.494 persone, di cui 297 in arresto, e si è proceduto al sequestro di denaro per 1,2 milioni di euro e 43 immobili, nonché 138 armi e 1.029 tra munizioni e bombe.

Nel contrasto ai reati bancari e finanziari, le importanti operazioni condotte non solo nei confronti di istituti bancari ed operatori finanziari autorizzati, ma anche di operatori finanziari abusivi, hanno portato alla denuncia di 76 soggetti (di cui 12 in arresto) ed al sequestro di liquidità e patrimoni per un ammontare complessivo pari a 4,4 milioni di euro.

La lotta al traffico illecito di sostanze stupefacenti ha registrato il sequestro di circa 6,8 tonnellate di hashish e marijuana, 47 kg tra cocaina ed eroina, oltre 2.800 piante e semi di canapa, nonché di 54 mezzi, con la denuncia di 659 soggetti (di cui 234 arrestati) e la segnalazione di 1.701 assuntori.

Per quanto attiene al fenomeno dell’immigrazione clandestina, è stato mantenuto un elevato standard del dispositivo di contrasto, che ha consentito di rintracciare oltre 1.000 clandestini, lungo le coste salentine e in ambito portuale.

Con riguardo al fenomeno del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, i sequestri operati sono stati pari a circa 15 tonnellate di sigarette, eseguiti prevalentemente nelle aree portuali, di norma a bordo di autoarticolati e camper. Sono state verbalizzate 307 persone, di cui 114 denunciate all’Autorità Giudiziaria (56 in arresto).

Da segnalare, nel contesto in argomento, l’operazione “Sveti Nikola” del Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi, che ha permesso di disarticolare una organizzazione criminale dedita al contrabbando di sigarette dal Montenegro, portando all’arresto di 40 persone.

Nel comparto degli oli minerali, la costante attività di vigilanza ha consentito di riscontrare 217 violazioni, con la denuncia di 291 soggetti (80 in arresto) ed il sequestro di 95 tonnellate di prodotti petroliferi e 5 mezzi. Al riguardo, si cita l’operazione di servizio denominata “Mare nero” del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, che ha fatto luce su un’organizzazione che procedeva alla metodica sostituzione di prodotti petroliferi destinati all’esportazione con altri greggi (petrolio), ovvero con prodotti non commercializzabili tal quali (biodiesel, olio di palma) o addirittura con acqua, procedendo poi a rivendere i “prodotti petroliferi finiti” sul mercato nero (depositi, distributori di carburanti, soggetti privati), ovvero destinandoli all’autoconsumo. L’operazione si è conclusa con l’arresto di 73 soggetti, il sequestro di 2 tonnellate di carburanti e l’accertamento di ulteriori 5 tonnellate di prodotto consumato in frode.

Il mercato del falso non conosce crisi e anche in Puglia il fenomeno è in costante aumento. Lo dimostrano i controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza che, nel corso del 2013, hanno portato al sequestro, sul territorio regionale, di oltre 8,3 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi.

Un risultato importante che vede quasi duplicato, rispetto all’anno precedente, il numero dei prodotti sequestrati.

“La rilevanza del dato quantitativo è la misura dell’impegno espresso dalle Fiamme Gialle su tutto il territorio regionale a tutela del Made in Italy e della sicurezza dei consumatori, impegno che non vedrà certamente rallentamenti nel corso di questo 2014”.  E’ questo il pensiero espresso dal Generale di Divisione Walter MANZON, Comandante Regionale della Guardia di Finanza della Puglia, nel commentare i risultati dell’attività svolta dalla Guardia di Finanza nella Regione.

L’attività del Corpo è stata rivolta alla ricostruzione degli anelli della “filiera del falso”, allo scopo di individuare sia i canali di importazione, sia i luoghi di illecita produzione delle merci contraffatte che quelli di stoccaggio e di destinazione finale. L’illecita attività risulta sempre di più gestita da organizzazioni transnazionali, spesso di matrice criminale, che immettono sul mercato anche prodotti non conformi alla normativa comunitaria, nonché pericolosi per la salute e la sicurezza dei consumatori. Da evidenziare, a tal proposito, come anche la rete web venga sempre più utilizzata per la commercializzazione “on line” di prodotti contraffatti o insicuri, nonché per l’abusiva distribuzione, su piattaforme telematiche spesso create ad hoc, di supporti multimediali protetti dal diritto d’autore, ovvero di beni, come i medicinali, la cui commercializzazione è strettamente disciplinata e monitorata.

Nel 2013 sono stati sequestrati, come detto, oltre 8,3 milioni di prodotti a tutela del mercato e della sicurezza dei consumatori (di cui il 75% nelle sole province di Bari e Taranto, ove insistono, tra l’altro, i maggiori scali portuali regionali) a fronte dei 5,4 milioni nel 2012, con la conseguente segnalazione di 1318 soggetti, di cui 946 denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie (3 in arresto).

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