TARANTO- Cresce l’attesa, dopo l’ ennesimo rinvio sul caso marò, per l’ udienza slittata al 25 febbraio. Intanto la delegazione di parlamentari che nei giorni scorsi ha incontrato i fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è pronta ad incontrare prima il presidente del Consiglio Enrico Letta e dopo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Due momenti per studiare la giusta strategia da adottare per far rientrare in patria i due marò, in India ormai da 2 anni.
Di centrale importanza l’udienza del 25 febbraio, si discuterà sulla richiesta della polizia investigativa Nia di trasferire i due fucilieri di Marina sotto la tutela dello stesso tribunale. Resta intanto il ricorso italiano presso la Corte Suprema contro l’eventuale applicazione della legge per la repressione della pirateria che prevede la pena di morte.
Sul caso dà una voce anche l’Unione Euroea che avverte : «Ogni decisione sul caso può avere un impatto sulle relazioni generali tra l’Unione Europea e l’India e verrà valutata attentamente». Parole di Josè Manuel Barroso, che richiama a rispettare «il diritto internazionale e la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del mare».